Pensieri in libertà
A Benevento l’atmosfera si è fatta pesante. Non solo a causa dell’odore nauseabondo che da tempo tormenta i residenti di molte zone della città senza che si riesca a risolvere il problema, ma anche a causa dei miasmi provenienti dal mondo politico circostante.
L’ultimo odore disgustoso è arrivato dai manifesti affissi qualche giorno fa contro Alessandro Rosa, medico-assessore della giunta Mastella. Chi li ha ispirati? Presunti “esperti” a cui nessuno ha mai chiesto un parere, ma che si affrettano a proporre le loro idee per cercare visibilità e un ruolo che non avranno mai. Benevento è piena di questi personaggi ineffabili, il cui massimo desiderio è una pacca sulla spalla da parte di chi detta la linea.
Secondo loro, la “firma” sui manifesti potrebbe essere stata apposta da persone vicine al professionista, che potrebbero però essere state scelte come bersaglio da coloro che sono dall’altra parte. Insomma, se non è una cosa è l’altra. Queste ipotesi non escludono altre, ma hanno tutte in comune la natura squallida di un gesto da parte di individui privi di rispetto e che non sanno lottare a viso aperto.
Nel frattempo, in attesa che le indagini della Digos – speriamo – facciano luce sull’accaduto, l’episodio ha alimentato teorie del complotto, anche le più banali e cattive. Mentre la maggioranza dell’opinione pubblica ha dato solo un’occhiata distratta alla vicenda, assillata dai problemi quotidiani, sono emersi commenti più disparati. Alcuni sono affidati a “esegeti” al guinzaglio che fanno il gioco di chi, agendo solo per interesse personale, lascia immaginare chissà cosa per esaltare le proprie capacità.
Questo solito teatrino potrebbe anche far ridere se non avesse messo in scena uno spettacolo vergognoso. Oggi il tempo non è dei migliori, il contorno della città è netto, verrebbe voglia di aprire le finestre e respirare a pieni polmoni. Ma non è il caso: l’aria è malsana, fuori ci sono persone che sanno bene come gestire il fango perché ci si immergono.
