Controlli antidroga nella Valle di Suessola, i carabinieri arrestano tre persone. In un primo momento, sono stati sorpresi due individui: hanno ceduto una dose di cocaina vicino alla scuola media di via Borsi a Cervino. I due fratelli, Massimo e Angelica Vigliotti, di 51 e 55 anni, originari e residenti a Santa Maria a Vico, giovedì sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Maddaloni per spaccio di sostanza stupefacente. I militari si sono insospettiti quando hanno notato lo scambio di droga tra un passeggero di una Citroen C1 e un giovane vicino all’istituto scolastico.

Immediatamente sono intervenuti e hanno bloccato l’acquirente, che è stato trovato in possesso di 0,50 grammi di cocaina; poi è iniziato un inseguimento che ha coinvolto anche la Nazionale Appia. Durante la fuga, l’uomo è sceso dall’auto e si è rifugiato in una casa in via Macello a Santa Maria a Vico, rifiutandosi di aprire la porta ai carabinieri. Solo dopo aver capito che era stata richiesta l’intervento dei vigili del fuoco per forzare la porta, ha deciso di consegnarsi ai militari. Entrambi gli arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni in attesa del rito per direttissima che si terrà tra oggi e domani. Sempre giovedì scorso, nel tardo pomeriggio, i carabinieri di Maddaloni hanno arrestato un 29enne di Santa Maria a Vico, Nunzio Petrillo, genero di Massimo Vigliotti, arrestato insieme alla sorella per lo spaccio fuori la scuola di Cervino. Durante una perquisizione nella sua casa, i carabinieri hanno sequestrato 0,99 grammi di cocaina, già suddivisa in 2 dosi, nascosta nel cassetto estraibile dell’organizzer-coffee, posizionato su un mobile in cucina. In poche parole, la droga era nascosta nel contenitore delle cialde del caffè, del tè e delle bustine di zucchero. Inoltre, sul balcone della cucina, sopra la lavatrice, è stata trovata una scatola con all’interno 133,20 grammi di hashish, anch’essa sequestrata. Sono stati rinvenuti e sequestrati anche quattro cellulari, sette sim-card, due coltelli utilizzati per il taglio, ancora intrisi di sostanza stupefacente e un tritaerba in metallo. Il 29enne è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della convalida da parte dell’autorità giudiziaria. Ora bisognerà capire se c’è un collegamento tra i tre arrestati.

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