Dove cercare salvezza in caso di allarme per la zona rossa dei Campi Flegrei? Il Comune di Napoli non ha ancora aggiornato il piano di evacuazione, ma alcuni dettagli saranno confermati da quello precedente. In totale, sono 17 i luoghi considerati sicuri per il concentramento delle persone che non hanno mezzi propri di spostamento, in fuga dagli undici quartieri della città che rientrano nel perimetro del pericolo imminente. La popolazione coinvolta nel piano di evacuazione nel solo territorio comunale di Napoli è di 300mila persone, ma si stima che circa 150mila avranno bisogno di mezzi messi a disposizione dalle autorità locali per fuggire entro le 72 ore previste dal momento del primo allarme.
Il primo suggerimento fornito nel piano per abbandonare le zone da evacuare è rivolto a chi non possiede l’automobile. È piuttosto imbarazzante perché si limita a segnalare le linee di bus dell’Anm che transitano nelle vicinanze e si avvicinano il più possibile ai luoghi di concentramento. Insomma, il consiglio per i napoletani è “aspettate il bus”, anche se si spiega che le linee dell’Anm indicate nel piano sarebbero dedicate esclusivamente all’esodo dei cittadini in fuga. Tuttavia, il documento non specifica che i cittadini non devono ammassarsi tutti contemporaneamente nelle aree di concentramento, il che può creare confusione. Ad esempio, a Posillipo i primi ad essere ammessi ai mezzi di fuga sono i cittadini residenti nella sezione Istat “6522491”. È necessario procurarsi una speciale mappa di Napoli per individuare a quale sezione Istat appartiene il proprio indirizzo. Ad esempio, l’area di Posillipo con il codice di zona 6522491 è riferita a piazza San Luigi. Questo può portare a situazioni paradossali di attesa eterna.
Una questione che dovrà essere affrontata nella redazione del nuovo piano di evacuazione della città di Napoli è quella del percorso delle navette che condurranno la popolazione in fuga verso i mezzi di trasporto che porteranno gli evacuati verso le regioni gemellate: il porto, la stazione centrale e la stazione di Afragola. Attualmente, da 14 dei 17 luoghi sicuri di concentramento dei cittadini, tutte le navette impiegate sono chiamate a seguire un percorso che prevede l’attraversamento di via Caracciolo e via Partenope. Tuttavia, via Partenope sarà cantierizzata per lavori che andranno avanti per un tempo estremamente lungo. Sarà necessario verificare come cambierà via Partenope al termine dei lavori e quanto spazio sarà destinato al transito degli automezzi. Nei prossimi mesi, lo spazio per il passaggio di moto, auto e bus sarà ristretto a una fettina di carreggiata che potrebbe risultare insufficiente in caso di grave emergenza.
Undici quartieri di Napoli sono coinvolti nel piano di evacuazione urgente in caso di evento vulcanico nei Campi Flegrei. Gli evacuati dell’Arenella saranno condotti alla stazione ferroviaria di Villa Literno, dove troveranno treni diretti verso il Piemonte. Anche le persone in fuga da Chiaiano saranno indirizzate alla stazione di Villa Literno, dove i convogli si muoveranno verso il Friuli Venezia Giulia. Gli evacuati da Fuorigrotta saranno trasferiti alla stazione di Afragola, mentre quelli del Vomero troveranno treni diretti in Val d’Aosta e Piemonte. I quartieri di Posillipo, Chiaia, Montecalvario e San Ferdinando saranno trasferiti al porto di Napoli e imbarcati su navi dirette verso la Sicilia. Da Bagnoli, Pianura e Soccavo, le navette si dirigeranno alla stazione centrale di Napoli. Gli evacuati da Soccavo saliranno su treni diretti in Emilia Romagna, quelli di Bagnoli saranno smistati tra Basilicata e Calabria, mentre quelli di Pianura verranno condotti in Puglia.