Otto anni di reclusione sono stati richiesti per Nicola Schiavone, nipote del boss dei Casalesi Francesco ‘Sandokan’, nel corso della requisitoria pronunciata dalla Dda davanti al giudice Vinciguerra del tribunale di Napoli. Questo processo riguarda le infiltrazioni del clan dei Casalesi negli appalti pubblici.

La Procura antimafia ha chiesto anche 5 anni di reclusione per Alessandro Ucciero e Luigi Schiavone, rispettivamente di 53 e 45 anni, e 4 anni per Vincenzo Mosca. Il processo è stato rinviato a fine novembre per le arringhe dei difensori degli imputati, gli avvocati Mario Griffo e Carlo De Stavola.

L’indagine, che ha portato all’esecuzione di provvedimenti cautelari lo scorso novembre, ha rivelato l’operatività del clan nel settore degli appalti. Dopo la scarcerazione nel 2019 a seguito della condanna nel processo “Normandia”, Nicola Schiavone, detto ‘o Russ, ha annunciato il suo ritorno nel casertano con una telefonata alla stampa.

Non solo. Si è anche scoperto che avrebbe convocato vari imprenditori considerati beneficiari di accordi economico-criminali con il clan dei Casalesi per ottenere forniture di materiali edili o l’esecuzione di appalti pubblici. Le accuse della Dda includono associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio.

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