I carabinieri hanno recentemente condotto un’operazione chiamata “Rinascita fiume Sarno”, durante la quale hanno effettuato dei controlli presso un’azienda conserviera a Mercato San Severino. Durante l’ispezione, i militari hanno scoperto che i fanghi e i liquami prodotti durante il processo di lavorazione venivano illegalmente smaltiti in un invaso di circa 700 metri quadrati situato all’interno dell’azienda. Inoltre, è stata individuata un’area di circa 100 metri quadrati in cui erano stati stoccati senza autorizzazione circa 150 contenitori di rifiuti, ovvero fanghi di lavorazione.

Ma le irregolarità non finiscono qui: le acque di piazzale venivano scaricate direttamente nei terreni circostanti senza alcun sistema di raccolta e regolamentazione. Tutto ciò ha comportato un grave impatto ambientale, mettendo a rischio la salute delle persone e l’ecosistema circostante.

Di fronte a questa situazione, i militari hanno agito prontamente: hanno sequestrato le aree coinvolte e i rifiuti illegalmente depositati e hanno denunciato i responsabili delle attività illecite per gestione illegale di rifiuti e scarico non autorizzato.

Questo episodio evidenzia ancora una volta l’importanza di un’adeguata gestione e smaltimento dei rifiuti da parte delle aziende. È fondamentale che le imprese rispettino le norme ambientali e adottino pratiche sostenibili per preservare l’ambiente e la salute delle persone.

Inoltre, è essenziale che le autorità competenti intensifichino i controlli e le ispezioni per prevenire e reprimere comportamenti illegali come quelli riscontrati in questa azienda conserviera. Solo attraverso un’azione congiunta tra le istituzioni e le imprese sarà possibile garantire un futuro migliore per l’ambiente e per tutti noi.

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