Tony Colombo e Tina Rispoli, due noti personaggi della scena musicale partenopea, sono stati arrestati questa mattina a Napoli insieme ad altre 25 persone, ritenute legate al clan Di Lauro. Le accuse che gravano su di loro sono molto gravi e riguardano reati come associazione mafiosa, estorsione, violenza privata e contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Le indagini hanno portato alla luce un’attività imprenditoriale messa in atto dal clan Di Lauro, che ha investito ingenti somme di denaro nel settore delle aste immobiliari. Inoltre, sono state scoperte società fittizie attraverso le quali il clan gestiva una palestra, una sala scommesse e alcuni supermercati. Non solo, è emerso anche il coinvolgimento di Tony Colombo nella creazione di un brand di abbigliamento e di una bevanda energetica, entrambi con nomi evocativi del mondo della criminalità organizzata.

Le indagini hanno inoltre portato alla luce l’esistenza di una fabbrica di sigarette finanziata dal cantante neomelodico e dalla moglie, dove veniva importato tabacco grezzo dall’estero, confezionato in pacchetti di sigarette e poi rivenduto sia in Italia che all’estero.

Oltre agli arresti, è stato eseguito anche un provvedimento di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore di circa 8 milioni di euro.

È importante sottolineare che si tratta di misure cautelari, disposte in sede di indagini preliminari, e che i destinatari sono ancora presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Questo ennesimo episodio di arresti legati alla criminalità organizzata a Napoli dimostra ancora una volta quanto sia importante il lavoro delle forze dell’ordine nel contrastare il potere delle cosche e riportare legalità e giustizia nella nostra città. È un segnale forte che ci dice che nessuno è al di sopra della legge, nemmeno personaggi famosi o appartenenti al mondo dello spettacolo.

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