Il più grande sequestro in Italia è avvenuto a Casaluce, dove sono stati liberati circa 400 cani grazie all’intervento del Partito Animalista Italiano e di altre associazioni. A settembre erano presenti quasi 500 cani, posti in sequestro giudiziario, mentre diversi cuccioli sono stati trovati morti.
Cristiano Ceriello, presidente del Partito Animalista Italiano, ha annunciato la notizia e ha spinto la Procura della Repubblica di Napoli Nord a intervenire e mettere sotto sequestro la struttura, grazie al lavoro di Carmine Munno e altri volontari che hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica. Venerdì scorso, su ordine della Procura della Repubblica di Napoli Nord, i carabinieri Forestali di Marcianise hanno aperto i cancelli della struttura con l’aiuto dei vigili del fuoco e l’hanno posta sotto sequestro.
Carmine Munno, responsabile del Partito Animalista per il casertano, è stato nominato custode giudiziario dalla Procura. Munno, insieme a Cristiano Ceriello come legale di fiducia, ha censito gli animali nella struttura insieme ai Carabinieri ed all’Asl per verificare le loro condizioni. È emersa una struttura con animali che sembravano non mangiare da tempo, maltrattati e molti di loro fobici perché rinchiusi in gabbia chissà da quanto tempo, forse adibiti a cucciolate per fini commerciali.
In altri capannoni sono state trovate cucciolate di poche settimane con mamme che ancora allattavano, tra cui beagle, husky, bassotti e razze di valore commerciale, alcuni dei cuccioli erano morti da giorni. “Proprio per questo il titolare della struttura dovrà rispondere anche di uccisione di animali, oltre che di maltrattamento, senza contare il dover verificare che fine abbiano fatto i 50 cani in più che vi erano a settembre, porre al vaglio carte sanitarie e valutare altri possibili reati che, solo ora, possono essere verificati avendo avuto il sequestro della struttura”, sottolinea Ceriello.
Da tempo associazioni animaliste, come Stop Animal Crimes, con l’intervento dell’ex ministro del Movimento 5 Stelle Sergio Costa, oggi vicepresidente della Camera, tramite il Partito Animalista Italiano si stavano impegnando per un intervento delle Autorità. Purtroppo la realtà è stata peggiore delle aspettative.
“Oltre a verificare i reati – denuncia Munno, a cui come custode è stata affidata la struttura – Ci sarà ora da prendersi cura degli animali per i quali non erano stata trovata nemmeno una busta di crocchette sul posto. Solo i volontari animalisti hanno portato solo ieri almeno 200 chili di crocchette che sono bastate a malapena per cibare animali affamati. Per questo si è anche lanciato un appello a volontari ed altre associazioni per poter prendersi cura delle centinaia di animali, tutti di razze ed età diverse, oltre che dare una mano. Intanto si prende atto come quello di Casaluce sia il più grande sequestro in Italia in un canile lager, questo in una estate ed autunno 2023 che hanno visto drammaticamente aumentarsi i reati contro gli animali”, conclude.