Roberto Bianco junior, la settimana scorsa, ha deciso di non rispondere alle accuse che lo hanno portato ad essere raggiunto da una misura cautelare in carcere. Le ipotesi di reato sono molteplici e vanno dalla tentata estorsione al porto e detenzione abusivo di armi, fino a lesioni e minacce aggravate dall’uso delle armi. Tutti questi episodi si sono verificati tra l’estate e dicembre 2022, quando Bianco è stato arrestato. Attualmente, si trova detenuto a Foggia, dove gli è stata notificata la misura cautelare. Per un’altra vicenda, in cui ha sparato contro le vetrine del Mulino Urbano a Salerno, Bianco è già stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione.
Il pm antimafia Marco Colamonici ha emesso il provvedimento di chiusura delle indagini preliminari nei confronti di Bianco jr, Pietro Milione (ai domiciliari) e Ciro Amato (indagato a piede libero). Questi episodi violenti hanno coinvolto sia i titolari e i dipendenti di alcuni esercizi commerciali, che privati cittadini. Secondo la procura di Salerno, Bianco jr aveva atteggiamenti violenti per affermare la sua personalità criminale nella città. Il suo grido di battaglia era “Salerno è mia e comando io”, che pronunciava nei locali che visitava, pretendendo, ad esempio, l’acquisto del caffè da lui. In precedenza, aveva accoltellato un dipendente di una pizzeria perché non era riuscito ad installargli internet in auto. Aveva anche minacciato e sparato tre colpi contro un pizzaiolo straniero, ferendolo solo di striscio alla gamba. Inoltre, secondo le accuse, avrebbe sparato con una pistola contro alcune auto, tra cui quella della cognata e quella di Ciro Amato. Le indagini hanno dimostrato che Bianco jr era seguito da un gruppo di ragazzi che, pian piano, si sono allontanati da lui poiché minacciati nel caso in cui non eseguissero i suoi ordini alla lettera.
La personalità criminale di Bianco jr, definita come “spregiudicata ed allarmante” dal giudice per le indagini preliminari Valeria Campanile, emerge chiaramente anche da altri episodi. Ad esempio, al bar “089”, ha preso a martellate un cliente dopo aver rincorso un lavorante solo perché non gli aveva detto dove si trovava il proprietario. Inoltre, è entrato nel locale “Super Pizza” urlando contro alcuni clienti seduti a un tavolo per mangiare e minacciandoli. Successivamente, tornando nello stesso locale nella stessa serata, ha preso di mira il titolare.
La situazione è ancora in fase di indagine, ma l’accusa contro Roberto Bianco junior è molto grave. Sarà interessante seguire gli sviluppi del processo e vedere quale sarà la decisione della giustizia.