Operazione antimafia in diverse province italiane

Nella giornata odierna, i carabinieri del comando provinciale di Benevento hanno avviato un’ampia operazione in diversi comuni della Valle Caudina e nelle province di Avellino, Caserta, Potenza e Catanzaro. L’operazione, condotta con l’ausilio di unità cinofile, è finalizzata all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia. L’ordinanza riguarda 14 persone ritenute gravemente indiziate di associazione di tipo mafioso, nonché dei reati di estorsione, danneggiamento, detenzione di materiale esplosivo, detenzione e porto illegale di armi e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tutti con l’aggravante del metodo mafioso.

La maggior parte degli indagati è originaria di Benevento, tra cui due persone di Sant’Agata dei Goti, tre di Airola, altrettante di Moiano, uno di Dugenta, tre di San Martino Valle Caudina e uno di Santa Maria a Vico. I destinatari della custodia cautelare in carcere sono Luigi Bisesto, 61 anni, di Sant’Agata dei Goti, Francesco Buono, 31 anni, di Airola, Raffaele Cesare, 49 anni, di Dugenta, Fiore Clemente, 65 anni, di San Martino Valle Caudina, Rinaldo Clemente, 41 anni, di San Martino Valle Caudina, Alessandro Massaro, 29 anni, di Airola, Biagio Massaro, 30 anni, di Airola, Pasquale Massaro, 25 anni, di Airola, Francesco Pio Morzillo, 22 anni, di Moiano, Pietrantonio Morzillo, 46 anni, di Moiano, Domenico Nuzzo Piscitelli, 51 anni, di Santa Maria a Vico, Vittorio Saturnino, 67 anni, di Sant’Agata dei Goti, Luca Truocchio, 23 anni, di Moiano, Umberto Vitagliano, 59 anni, di San Martino Valle Caudina.

Gli avvocati Teresa Meccariello, Ettore Marcarelli, Pierluigi Pugliese, Vittorio Fucci, Danilo Riccio e Valeria Verrusio si occupano della difesa degli indagati. L’operazione ha preso di mira il clan Pagnozzi e le sue ramificazioni a Moiano, Airola, Paolisi, Sant’Agata dei Goti, Dugenta, Durazzano, Limatola, Arpaia, Forchia e, sul versante casertano, San Felice a Cancello. Al centro delle indagini ci sono due estorsioni e altre tre tentate compiute tra il 2018 e il 2020 a Dugenta, Sant’Agata, Moiano, Sant’Agata ed Airola, con i titolari di alcune imprese costretti a fare i conti con irruzioni armate nei cantieri, esplosioni di ordigni anche vicino alle abitazioni e incendi di mezzi per costringerli a versare tangenti.

Le indagini hanno inoltre rivelato il danneggiamento, con l’utilizzo di esplosivi, di due auto a Bonea e Santa Maria a Vico, così come il danneggiamento di un esercizio commerciale lungo la statale Appia ancora in fase di allestimento. Infine, è emerso anche il coinvolgimento degli indagati nella detenzione ai fini di spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana.

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e alla diffusione di sostanze stupefacenti sul territorio. Le autorità competenti continuano a lavorare senza sosta per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini.

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