Mancata distribuzione di cassonetti: il Comune punta il dito contro la società Isvec, responsabile del servizio di igiene urbana in città. Secondo l’ufficio Ambiente, se entro la scadenza dell’appalto la società non consegnerà tutti i cassonetti previsti, l’Ente tratterrà dal canone l’equivalente della somma dei cassonetti mancanti. Tuttavia, l’azienda sostiene che la responsabilità della mancata consegna sarebbe da imputare ai fornitori, in quanto i cassonetti richiesti dai grandi condomini e dalle utenze non domestiche sarebbero introvabili sul mercato. Inoltre, l’azienda afferma che non ci sono utenze totalmente prive di cassonetti e che tutte le richieste saranno soddisfatte. Tuttavia, viene sottolineato che alcune attività commerciali e famiglie richiedono la sostituzione dei contenitori rotti o danneggiati. Nonostante ciò, l’azienda invita a non utilizzare l’assenza dei cassonetti come scusa per non fare la raccolta differenziata. Si segnalano casi di locali e condomini che, nonostante abbiano ricevuto i nuovi cassonetti, continuano a non separare i rifiuti. Alcuni operatori della Isvec si sono trovati di fronte a vere e proprie discariche a cielo aperto. Gli ispettori ambientali del Comune confermano questa situazione e suggeriscono di censire, sensibilizzare, richiamare formalmente e multare le utenze non conformi. Tuttavia, il numero di cittadini sanzionati è ancora molto basso, a causa di un iter complesso e della carenza di personale. Nel frattempo, il Comune sta lavorando per introdurre l’iniziativa delle isole ecologiche itineranti, che prevede la presenza di un camion per la raccolta dei rifiuti non previsti dal sistema porta a porta ogni domenica in una piazza della città e successivamente anche nelle frazioni. Questo permetterà ai cittadini di conferire rifiuti come il toner per le stampanti, il legno dei mobili e gli sfalci di potatura, che vengono spesso gettati insieme all’umido nonostante non sia più consentito. Si spera che questa campagna di sensibilizzazione possa stimolare il senso civico degli utenti e aumentare il livello di differenziazione, attualmente fermo al 54%. Secondo l’ufficio Ambiente, il metodo più efficace sarebbe premiare coloro che selezionano correttamente i rifiuti.

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