Un’anziana donna di Santa Maria Capua Vetere, Maria Rosaria Vegliante, è morta il 22 ottobre presso l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. L’autopsia è stata effettuata nelle ultime ore per determinare le cause del decesso.

La storia, però, ha inizio un mese prima, il 20 settembre, quando Maria Rosaria viene portata in ospedale a Caserta per dei dolori al petto. La donna, che soffriva di problemi cardiaci, viene diagnosticata con un’infezione e dopo dieci giorni viene trasferita presso la Clinica degli Ulivi di Caserta, in zona Vaccheria, per la riabilitazione fisioterapeutica.

Durante il periodo di degenza presso la struttura privata, secondo i familiari della settantanovenne, le condizioni di Maria Rosaria sarebbero peggiorate al punto che il 21 ottobre viene trasportata all’ospedale in pronto soccorso su richiesta di un parente.

Secondo quanto riferito dai familiari, al Sant’Anna e San Sebastiano i medici trovano la donna disidratata e in stato di precoma. Dopo la denuncia della famiglia, la procura del tribunale di Santa Maria Capua Vetere apre un’inchiesta per il reato di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Al momento non risulta che ci siano soggetti indagati.

L’autopsia sarà fondamentale per capire se la morte di Maria Rosaria Vegliante sia stata causata da eventuali negligenze o errori medici. La famiglia chiede giustizia e spera che vengano accertate le responsabilità per quanto accaduto. Sarà importante seguire gli sviluppi dell’inchiesta per comprendere se ci siano state eventuali negligenze da parte del personale medico.

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