Quando il livello di allerta arriva al colore arancione, si attivano i dettagliati piani di protezione civile. L’ipotesi di crescita del livello di allerta è stata prevista durante le esercitazioni nei Campi Flegrei nel 2019. Durante l’esercitazione, si è sperimentata la capacità di risposta in caso di crescita del livello di allerta e si sono messi in atto tutti i piani che potrebbero diventare reali. In caso di allerta arancione, viene attivata la fase operativa di preallarme e viene dichiarato lo stato di emergenza. Viene istituita una “Direzione di comando e controllo” sul territorio. È prevista anche la richiesta di assistenza internazionale attraverso il Meccanismo Europeo di protezione civile. Secondo il piano, il giorno successivo all’allerta arancione si procede all’evacuazione delle strutture ospedaliere e delle case circondariali nella zona rossa. Vengono effettuati controlli alle vie di fuga con particolare attenzione alle sopraelevazioni che potrebbero bloccare il flusso dei mezzi in fuga. La popolazione può iniziare l’allontanamento autonomo e richiedere un contributo per la nuova sistemazione durante l’emergenza. Per affrontare consapevolmente le fasi dell’innalzamento del livello di allerta, esiste un piccolo manuale che fa parte del progetto “Io non rischio – Campi Flegrei”. Si tratta di brevi infografiche che dovrebbero essere stampate e appese in un luogo ben visibile a tutta la famiglia. La scheda riferita alla fase di preallarme spiega l’importanza di essere attenti alle segnalazioni delle autorità locali e di essere pronti ad allontanarsi tempestivamente. È consigliato fare un elenco delle cose da non dimenticare, fare un sopralluogo della strada da seguire in caso di allontanamento e predisporre un kit di facile trasporto con acqua, cibo, medicinali, torce e attrezzi per rimuovere la cenere.

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