I magistrati dell’Ottava Sezione Penale del Tribunale del Riesame di Napoli hanno deciso di annullare i sequestri disposti nell’ottobre del 2022 su richiesta della Dda di Napoli dal Gip del Tribunale partenopeo. Questi sequestri riguardavano immobili, noccioleti e un’azienda agricola intestati alla madre e alle mogli di Agostino e Nicola Sangermano, presunti capi del clan sgominato da un’operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e dalla Dia di Napoli nel novembre del 2022.

I sequestri erano stati parzialmente confermati dal Riesame, ma successivamente annullati con rinvio dalla Cassazione. Il difensore dei quattro soggetti per cui erano stati effettuati i sequestri, il penalista Raffaele Bizzarro, ha ribadito davanti ai magistrati della Ottava Sezione la necessità di aderire a quanto prospettato dalla Suprema Corte decidendo per l’annullamento. In particolare, per gli immobili nella disponibilità della madre dei presunti capi del clan Sangermano, i giudici del Riesame hanno accolto la tesi della difesa, rilevando come la Suprema Corte abbia escluso la presenza di finalità impeditiva riguardo al sequestro degli immobili riferibili alla famiglia Grasso Sangermano.

Lo stesso discorso vale per l’azienda agricola “La Nocciola” e alcuni terreni intestati alla moglie di Agostino Sangermano e per alcuni terreni e pertinenze agricole intestati alla moglie di Nicola Sangermano. Non vi è alcuna finalità impeditiva riguardo al sequestro di terreni agricoli utilizzati per la produzione di nocciole, nonostante durante le indagini fosse emerso che questa costituiva una forma di finanziamento del clan.

Poiché non sono emersi elementi nuovi rispetto a quanto deciso dalla Cassazione, è stato accolto l’annullamento. Lo stesso discorso vale anche per i noccioleti nella disponibilità di Paolo Nappi, poiché la Suprema Corte ha escluso l’esistenza di un rapporto di pertinenza dei beni in sequestro rispetto alla fattispecie di reato ascritta a Nappi, escludendo che l’attività di produzione delle nocciole fosse espressione della strategia operativa del sodalizio, in quanto non menzionata nell’imputazione. Di conseguenza, è stata decisa la restituzione dell’impresa intestata a Nappi e dei terreni agricoli.

Restano invece sequestrate le quote relative alla Edil Sangermano Group Srl, l’azienda finita sotto sequestro nel corso del blitz di Dia di Napoli e Carabinieri.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui