La violenza contro il personale sanitario è un problema sempre più diffuso, come dimostra l’ultimo episodio avvenuto presso l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Una famiglia, dopo aver appreso della morte del proprio parente e del suo trasferimento nella sala morgue, ha deciso di portarlo a casa senza rispettare i tempi previsti dalla legge. Nonostante le spiegazioni del personale, la famiglia ha reagito con violenza, aggredendo l’addetto alla sala mortuaria. Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando per identificare tutti i responsabili di questa aggressione. L’addetto è stato costretto a ricorrere alle cure dei colleghi, subendo anche un punto di sutura. Questo episodio si aggiunge ad altri casi di violenza contro il personale sanitario, come l’aggressione di un infermiere qualche mese fa da parte di un paziente impaziente. Questi episodi mettono ancora una volta in discussione la sicurezza dei professionisti sanitari. Non si può negare che la mole di utenza gestita dall’ospedale di Nocera Inferiore, che accoglie migliaia di persone al mese, possa essere un fattore scatenante di tensioni e frustrazioni. Tuttavia, è fondamentale che venga garantita la sicurezza del personale sanitario, sia attraverso l’adeguato presidio di polizia che la presenza di una guardia giurata stabile presso il pronto soccorso. La violenza contro il personale sanitario non può essere giustificata da motivi futili come il non voler attendere il proprio turno. È necessario che vengano prese misure concrete per garantire la sicurezza di coloro che lavorano per la salute dei pazienti.

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