Caos in un bar di San Salvatore Telesino. Gli agenti si sono visti costretti a utilizzare il taser per fermare l’uomo che li aveva provocati. Una volta bloccato, il magistrato ha stabilito gli arresti domiciliari per G.F., un uomo di 34 anni di San Salvatore Telesino, ex vigilante e noto alle forze dell’ordine. Gli sono stati contestati i reati di resistenza, lesioni a un pubblico ufficiale e danneggiamento dell’auto della polizia. Secondo quanto riportato, l’uomo si è recato in una casa di San Salvatore chiedendo al proprietario di restituirgli un presunto ciclomotore. Una richiesta senza fondamento, a cui il proprietario ha rifiutato di acconsentire. L’uomo si è allontanato e poco dopo è entrato nel bar. Qui, in pochi minuti, ha chiesto un ciclomotore e denaro, cercando anche di rubare i soldi dalla cassa, ma senza riuscirci. Durante tutto ciò, ha insultato i gestori del locale. A questo punto è scattato l’allarme e sono intervenute le pattuglie del commissariato di polizia di Telese Terme. L’uomo sembrava aver ripreso lucidità e ha seguito gli agenti verso l’auto parcheggiata davanti al bar. Tuttavia, una volta fuori dal locale, si è scatenato di nuovo, aggredendo i due agenti e minacciando di danneggiare l’auto. Uno dei poliziotti ha quindi utilizzato il taser per evitare problemi peggiori. L’uomo è stato portato al commissariato di Telese Terme, dove è stato identificato e segnalato al magistrato di turno. Il sostituto procuratore della Repubblica Maria Colucci ha disposto gli arresti domiciliari per l’uomo, dopo che è stato curato per una contusione al braccio. I due agenti che hanno cercato di fermarlo sono stati curati al pronto soccorso dell’ospedale “San Pio” con una prognosi di pochi giorni. L’uomo è difeso dall’avvocato Antonio Leone e sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari al Palazzo di Giustizia. Questo è il secondo caso in cui i poliziotti sono stati costretti a utilizzare il taser da quando l’arma è stata introdotta nel Sannio.