Autovelox: le strade italiane diventano una miniera d’oro per i Comuni

Tagliare l’erba, redigere il Piano urbanistico, pulire le caditoie, e persino pagare le bollette. Sono tante le cose che si possono realizzare, se si ha la fortuna di avere un autovelox su un’arteria con migliaia di veicoli in transito ogni giorno. È il caso della Statale Telesina, ormai impostasi anche alle cronache nazionali come “la strada delle multe”. Ma non l’unica nel Sannio, dove i dispositivi per il controllo elettronico della velocità punteggiano anche la Fondovalle Isclero, la Statale 87 Sannitica, il tratto provinciale della Statale 7 Appia.

Undici apparecchiature fisse, regolarmente autorizzate, cui dovrebbe aggiungersene presto una dodicesima a Dugenta. Con fatturati degni di una grande azienda: 4 milioni nel 2022, in continua crescita rispetto agli anni precedenti. A staccare i dividendi sono i Comuni che negli anni si sono erti a tutori della pubblica e privata incolumità, non volendo associare il nome della propria comunità a fatti drammatici. Che però, malgrado l’encomiabile zelo, continuano a verificarsi lungo tutte le arterie interessate dagli occhi elettronici.

Apparecchiature che macinano numeri da record. Basta leggere i bilanci certificati degli enti locali: nel 2022, gli autovelox sanniti hanno valicato quota 4 milioni (4.034.497, per l’esattezza), polverizzando gli incassi del 2021 quando erano stati totalizzati “solo” 2.836.819 euro. Una impennata del 30% su base annuale. Il primato spetta ancora una volta a Paupisi, ormai presenza fissa nelle cronache nazionali, che nel 2022 ha dichiarato proventi da autovelox per 1,5 milioni, tutti derivanti dall’apparecchio collocato sulla Telesina. Nel centro paupisano non risulta infatti staccata una sola multa: la voce dei proventi da altre violazioni è pari a zero. Cittadini modello che evidentemente perdono ogni freno inibitorio quando mettono le ruote sulla 372, al pari di quelli in transito da tutta Italia. Incassi addirittura triplicati nell’arco di un solo anno: il milione e mezzo del 2022 fa apparire bruscolini i 503.524 euro del 2021. Ma il centro si caratterizza per un’altra particolarità: grazie alla gallina dalle uova d’oro, il bilancio 2022 di Paupisi ha potuto finanziare anche “lavori di sfalcio erba” per 29mila euro, “Piano urbanistico” per 120mila euro, “utenze e canoni” per 107mila euro, e persino la “occupazione spazi privati in occasione dell’alluvione” del 2015, con 56mila euro. Destinazioni che appaiono non esattamente in linea con l’articolo 142 del Codice della Strada.

Non meno intrigante è il caso di Puglianello, Comune che sottopone a un notevole stress la polizia municipale. Dal consuntivo 2022 risultano infatti introiti da autovelox per 816mila euro, cui se ne aggiungono altri 400mila da altre tipologie di sanzioni, per un totale di 1,2 milioni. A Castelvenere nel 2022, 321.500 euro da autovelox su un totale di 471.500, mentre nel 2021 tutti gli incassi erano da controllo elettronico. Cento per 100 da autovelox i proventi di Melizzano (569.938 euro) e Amorosi (117.863 euro) per la Fondovalle Isclero, Torrecuso (205.206 euro) sulla Sannitica. Stessa situazione per Ceppaloni che ringrazia l’apparecchio sull’Appia che frutta 226.993 euro, ma curiosamente certifica in bilancio l’utilizzo solo di 145.298 euro. Storico protagonista della materia è il Comune di Fragneto Monforte, la cui vigile presenza sulla Statale 87 ha garantito nell’ultimo anno 232.803 euro. Più discreto Pontelandolfo con 42.836 euro, mentre incuriosiscono i soli 1.358 euro di Morcone, municipio storicamente temuto per il dispositivo di rilevazione della velocità.

Gli autovelox si confermano quindi una vera e propria miniera d’oro per i Comuni italiani. I proventi derivanti dalle multe rappresentano un’importante fonte di finanziamento per le amministrazioni locali, che possono destinare tali risorse a opere pubbliche e servizi per la comunità. Tuttavia, è importante ricordare che l’obiettivo principale di tali dispositivi è quello di garantire la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti causati dalla velocità eccessiva. Pertanto, è fondamentale che i Comuni mantengano un equilibrio tra la raccolta di fondi e la tutela della sicurezza dei cittadini.

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