Cani morti a Gromola: un caso di avvelenamento sospetto

Nella frazione di Gromola, nel comune di Capaccio Paestum, è stato ritrovato un triste scenario: due cani morti a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro. La scoperta è stata fatta da un residente del luogo, Diego Grandino, da sempre attivo nella difesa degli animali.

Appena avvisata, l’Asl veterinaria è intervenuta per rimuovere le carcasse dei due cani e avviare le indagini necessarie in questi casi. Numerosi cittadini hanno espresso il sospetto che si tratti di un avvelenamento volontario da parte di individui che non hanno rispetto per gli animali o che utilizzano in modo inappropriato sostanze velenose e pesticidi, ignorando i rischi che possono arrecare agli animali.

La preoccupazione dei residenti è palpabile e si fa sentire. “Dovrebbero effettuare controlli nella zona per individuare chi utilizza questi veleni e come li utilizza”, ha affermato un residente. “Le autorità competenti dovrebbero prendere provvedimenti per installare più telecamere, comprese le strade secondarie. È l’unico modo per capire cosa accade realmente in questi casi. Non è possibile che si ritrovino regolarmente cani avvelenati o uccisi da automobilisti che non si fermano nemmeno per prestare soccorso. I dispositivi di sicurezza devono essere utilizzati anche per proteggere gli animali”, ha dichiarato un altro cittadino, lanciando un ennesimo appello alle istituzioni e alle autorità competenti.

È importante che venga fatta chiarezza su questa situazione e che vengano adottate misure adeguate per garantire la sicurezza degli animali e punire coloro che commettono atti di crudeltà. Gli animali meritano rispetto e protezione, e spetta a noi cittadini e alle autorità lavorare insieme per promuovere una convivenza armoniosa e rispettosa con tutte le creature che condividono il nostro pianeta.

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