Arresto domiciliare per un uomo accusato di tentata estorsione e lesioni personali

Un uomo di nome Alfonso G., nato nel 1987 e originario di Pagani ma residente a Battipaglia, ha negato di aver picchiato due persone, arrivando addirittura a riferire di essere stato aggredito da loro per ragioni non specificate. Il giudice Giovanna Pacifico, ovviamente, non ha creduto alle sue parole e ha ordinato la convalida degli arresti domiciliari richiesta dal procuratore Licia Vivaldi. Il 36enne è indagato per i reati di tentata estorsione, aggravata dall’età di una delle due vittime che aveva addirittura 87 anni, e di lesioni personali.

Durante l’udienza sono emersi i dettagli relativi all’arresto eseguito nella serata di lunedì dagli agenti del Commissariato della polizia di Stato di Battipaglia. Intorno alle 19:10, l’anziano era sceso di casa in via Bosco I, alle porte del rione Taverna Maratea, per aprire il garage al suo figlio di 45 anni, appena rientrato. È stato in quel momento che è stato avvicinato da un operaio paganese ubriaco e sconosciuto, che avrebbe iniziato a chiedergli insistentemente del denaro. Di fronte al suo rifiuto, l’aggressore avrebbe iniziato a urlare minacce. Il figlio di 45 anni è sceso dall’auto e anche lui è stato costretto a subire le richieste di denaro. Poi sono iniziate le spintonate: l’anziano è caduto a terra. I passanti hanno bloccato l’aggressore e il figlio di 45 anni ha contattato il 112.

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