Controlli effettuati da militari dei Nuclei Carabinieri Forestale di Sessa Aurunca, Roccamonfina, Vairano Patenora e di Pietramelara, con l’aiuto del personale tecnico dell’ARPAC del Dipartimento di Caserta, hanno portato alla luce una serie di irregolarità in un frantoio situato nella Via Belvedere nel comune di Sessa Aurunca.
Durante il controllo è stato scoperto che le acque di lavaggio delle olive, prodotte dal frantoio, venivano smaltite in un fosso nelle vicinanze, violando così le norme in materia di scarico delle acque reflue. Inoltre, è stata individuata un’altra tubazione utilizzata per lo smaltimento illecito delle acque di vegetazione provenienti dalla molitura delle olive su un terreno boschivo non incluso nella regolamentazione vigente.
Di conseguenza, i militari hanno immediatamente sequestrato il sistema di scarico delle acque di lavaggio delle olive e 76 metri di tubazione in acciaio galvanizzato utilizzata per lo smaltimento illecito delle acque di vegetazione. Il responsabile legale dell’azienda che gestisce il frantoio è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di scarico non autorizzato di acque reflue industriali e di utilizzo improprio delle acque di vegetazione prodotte dal frantoio, in violazione delle norme tecniche regionali.
Infine, durante il controllo è stato riscontrato anche un illecito amministrativo legato alla presenza di un pozzo privo di un misuratore di portata, per il quale non è stata rinvenuta l’autorizzazione da parte della Provincia di Caserta per l’approvvigionamento idrico.
Questo intervento delle forze dell’ordine dimostra l’importanza di rispettare le normative ambientali e di adottare pratiche corrette nel processo di produzione dell’olio d’oliva. Solo attraverso un’attenta gestione delle risorse idriche e il rispetto delle leggi è possibile garantire la tutela dell’ambiente e la sostenibilità del settore olivicolo.