Benevento. L’indagine dei carabinieri del Nas, processo a luglio
Quattordici persone coinvolte in un’indagine dei carabinieri del Nas di Salerno sui controlli nelle attività commerciali sono state rinviare a giudizio dal gup Vincenzo Landolfi, come richiesto dalla Procura. La posizione di una quindicesima persona è stata stralciata dall’inchiesta.
Il processo inizierà il 19 luglio dell’anno prossimo e dovranno affrontarlo diverse persone, tra cui Michele Sanzari, responsabile del servizio Unità operativa prevenzione collettiva dell’Asl distretto di Sant’Agata dei Goti, Giovanni Matarazzo, dirigente medico presso l’Unità operativa del Servizio veterinario Igiene alimenti origine animale, e Dorota Jadwiga Wojciak e Pietro Di Nuzzo, rispettivamente titolare e gestore di un ristorante.
Le accuse sono diverse: falso materiale commesso da pubblico ufficiale e da privato, abuso d’ufficio, falso ideologico, omissione in atti di ufficio e rivelazione di segreti di ufficio.
L’indagine è partita da un’ispezione effettuata nell’aprile del 2018 in un ristorante a Durazzano, che aveva portato a delle prescrizioni. Successivamente sono stati evidenziati presunti mancati controlli in un impianto di macellazione a Bonea e in locali a Frasso Telesino, Durazzano e Sant’Agata dei Goti. Gli inquirenti sostengono che queste attività si servissero costantemente, dietro pagamento, delle prestazioni professionali di una società di consulenza in materia di sicurezza alimentare e di autocontrollo, di cui Michele ed Antonio Sanzari detenevano il 50%.
Sono state anche evidenziate altre irregolarità, come la rivelazione del contenuto di esposti contro alcune attività, le attestazioni sui giudizi di idoneità dei lavoratori, le dichiarazioni di conflitti di interessi e le certificazioni su decessi e malattie.
Gli avvocati degli imputati si stanno occupando della difesa e sono Angelo Leone, Sergio Rando, Mario Palmieri, Stefano Meccariello, Ettore Marcarelli, Cecilia Del Grosso, Carlo Marino, Cosimo Servodio, Vincenzo De Blasio, Francesco Fusco, Veronica Pasquino, Maria Carmine Maturo, Enrico Francesca e Giovanni Procaccini.