Quarant’anni di carcere e una multa di 127.600 euro: questo è il verdetto emesso dalla Sesta Sezione della Corte di Appello di Napoli riguardo ai 17 imputati coinvolti nell’operazione ‘Piazza Pulita’, coordinata dalla Procura di Napoli Nord, che ha preso di mira i punti di spaccio nell’area di Villa Literno.

I giudici napoletani hanno quindi riformulato le pene inflitte in primo grado: Pasquale Tavoletta dovrà scontare un anno di reclusione e pagare una multa di 4000 euro; Michela Chiaramonte due anni e sei mesi di reclusione e una multa di 6000 euro; Luigi Elia due anni e otto mesi di reclusione e una multa di 14000 euro; Raffaele Tamburrino un anno e sei mesi di reclusione e una multa di 6000 euro; Jamale Janiba un anno e sei mesi di reclusione e una multa di 6000 euro; Tammaro Tullio tre anni di reclusione e una multa di 6000 euro; Aniello Puca due anni e quattro mesi di reclusione e una multa di 6000 euro; Tobia Di Fusco due anni e sei mesi di reclusione e una multa di 6000 euro; Giuseppe Potenza tre anni e due mesi di reclusione e una multa di 4600 euro; Gaetano Pedana un anno di reclusione e una multa di 4000 euro; Paola Savanelli un anno e sei mesi di reclusione e una multa di 6000 euro; Veronica Parente un anno e quattro mesi di reclusione e una multa di 4000 euro; Giuseppe Russo due anni e sei mesi di reclusione e una multa di 6000 euro; Salvatore Folmi un anno e nove mesi di reclusione e una multa di 6000 euro; Tammaro Dell’Aversano un anno di reclusione e una multa di 4000 euro; Alessandro Fontanarosa cinque anni di reclusione e una multa di 22000 euro; Brunella Garzillo tre anni e dieci mesi di reclusione e una multa di 12600 euro.

Durante il processo celebrato con rito abbreviato, gli imputati avevano ricevuto le seguenti condanne: Alessandro Fontanarosa cinque anni e quattro mesi di reclusione; Brunella Garzillo quattro anni e due mesi; Luigi Elia due anni e dieci mesi; Tobia Di Fusco, Michela Chiaramonte due anni e sei mesi; Giuseppe Russo detto Borotalco tre anni di reclusione; Giuseppe Potenza alias Mammachiatta tre anni e sei mesi; Veronica Parente un anno e otto mesi; Tullio Tammaro detto Pallino tre anni e quattro mesi; Gaetano Pedana detto Gaetano o puorc un anno e quattro mesi; Aniello Puca detto pisiegl due anni e otto mesi; Salvatore Folmi detto lione, Raffaele Tamburrino detto palent, Paola Savanelli, Jamale Janiba un anno e quattro mesi; Pasquale Tavoletta alias o puorc, Tammaro Dell’Aversano un anno e quattro mesi.

L’indagine, condotta dai carabinieri della stazione di Villa Literno tra il 2019 e il 2021, ha permesso di raccogliere gravi prove di colpevolezza a carico degli imputati, accusati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Tra gli imputati, vi erano anche 14 percettori del reddito di cittadinanza. Le zone principali per lo spaccio erano Piazza Marconi, la via dello zigzag tra via Roma e via Fiume, la stazione di Villa Literno e le scuole di Aversa e Castel Volturno.

Gli avvocati Marco Ucciero, Mirella Baldascino, Carlo Perrotta, Tammaro Diana, Ferdinando Letizia, Michele Di Fraia, Agostino D’Alterio, Miriam Natale, Carmine Di Somma e Gerardo Auletta sono impegnati nella difesa degli imputati.

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