Una donna è stata scoperta mentre tentava di introdurre 300 grammi di hashish nella Casa Circondariale di Avellino durante una visita ad un parente detenuto. Grazie all’efficienza delle Unità cinofile della Polizia Penitenziaria, il cane ha fiutato la droga nascosta nelle parti intime della donna. La Polizia Penitenziaria ha proceduto con i controlli di rito e ha denunciato la donna.

Mirko Manna, coordinatore nazionale della FP CGIL Polizia Penitenziaria, ha sottolineato l’importanza delle Unità cinofile nella prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti nei carcere. Tuttavia, ha anche espresso la necessità di potenziare e rendere più pervasiva su tutto il territorio nazionale questa specializzazione della Polizia Penitenziaria.

Il traffico di sostanze stupefacenti nel carcere non rappresenta solo una minaccia per i singoli individui, ma è anche uno strumento di controllo e sopraffazione dei detenuti più pericolosi nei confronti dei più deboli. Per questo motivo, la Polizia Penitenziaria chiede il potenziamento dei cinofili e la revisione del Decreto Istitutivo, affinché anche gli appartenenti al ruolo Ispettori e Funzionari possano far parte di questa importante specializzazione.

In conclusione, l’efficacia delle Unità cinofile della Polizia Penitenziaria ha permesso di individuare una donna che tentava di introdurre droga nel carcere di Avellino. È necessario potenziare questa specializzazione per prevenire e reprimere il traffico di sostanze stupefacenti nei carcere e garantire la sicurezza di tutti i detenuti.

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