Un’organizzazione criminale composta da italiani e stranieri è stata scoperta nel Casertano, dove si occupava di organizzare matrimoni fasulli per ottenere la cittadinanza italiana. La tariffa per ogni matrimonio era di cinquemila euro, e la truffa coinvolgeva anche i testimoni di nozze che si presentavano presso il Comune, ingannando l’ufficiale di Stato Civile. Nell’inchiesta sono coinvolti nove stranieri e cinque italiani, tra cui due donne italiane e due straniere. La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata per quattordici persone, tra cui un indagato deceduto. Gli avvocati che li difendono sono Giovanni Lavanga, Ernesto Castaldo, Mauro Foglia e Luciano Mascolino. L’accusa è violazione della legge sull’immigrazione e falso. Il mercato dei finti matrimoni nel Casertano non è una novità, soprattutto nella zona del litorale domizio, dove la presenza dell’immigrazione clandestina favorisce questa pratica. In una precedente inchiesta, è stato coinvolto anche un personaggio noto della cronaca nera, Petronilla D’Agostino, definita la “Circe di Mondragone”. La donna, uscita di recente dal carcere dopo aver scontato una pena di 23 anni per omicidio, è stata coinvolta in un’inchiesta simile nel 2014, quando sposò un nigeriano di 36 anni. Le sue nozze finite in una inchiesta con 49 indagati accusati di falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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