Il Comune di Salerno è stato sconfitto al Tar per la mancanza di un posto auto riservato a una donna disabile al 100%. La terza sezione del Tribunale amministrativo ha dato ragione all’istanza presentata dalla donna, che da tempo attendeva una risposta per avere uno stallo nei pressi della sua abitazione, situata tra Torrione e il centro della città.

Nonostante i solleciti e il ricorso al tribunale, il Comune non ha mai risposto alla richiesta della donna. Solo dopo l’intervento del Tar, l’amministrazione comunale ha reagito, ma tutte le giustificazioni fornite sono state respinte e gli è stato intimato di assegnare immediatamente il posto auto riservato alla donna.

È importante sottolineare l’importanza di garantire i diritti delle persone disabili, come il diritto all’accessibilità e alla mobilità. I posti auto riservati alle persone con disabilità sono fondamentali per consentire loro di svolgere le proprie attività quotidiane in modo autonomo e senza ostacoli.

È quindi positivo che il Tar abbia preso questa decisione a favore della donna disabile e abbia intimato al Comune di Salerno di adempiere alle proprie responsabilità. Ora spetta all’amministrazione comunale provvedere al più presto all’assegnazione del posto auto richiesto, in modo da garantire il diritto di mobilità della donna e facilitarle la vita quotidiana.

È auspicabile che questa sentenza serva da monito per tutti i Comuni, affinché si impegnino maggiormente nell’eliminazione delle barriere architettoniche e nell’istituzione dei posti auto riservati alle persone con disabilità. È necessario che le istituzioni si sensibilizzino su queste problematiche e agiscano tempestivamente per garantire l’inclusione e l’uguaglianza di tutti i cittadini.

In conclusione, è un risultato importante quello ottenuto dalla donna disabile di Salerno, che ha visto riconosciuti i suoi diritti dal Tar. Ora è fondamentale che il Comune agisca in modo rapido ed efficace per adempiere alle disposizioni del tribunale e garantire alla donna il posto auto di cui ha bisogno. Solo così potremo costruire una società più inclusiva e rispettosa delle diversità.

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