Benevento. Rogatoria del gip Nuzzo, domani interrogatorio dinanzi al giudice di Siracusa
Domani mattina, Nicola Fallarino, 38 anni, detenuto nel carcere di Agusta, sarà interrogato dal Gip di Siracusa su rogatoria del gip del Tribunale di Benevento, Roberto Nuzzo. Fallarino è stato arrestato ieri mattina in quanto presunto mandante del tentato omicidio dell’ex compagna, Annarita Taddeo, 32 anni, ferita alla testa da un colpo di pistola lo scorso 11 novembre. Per caso, il colpo non le ha causato danni gravissimi. L’autore dello sparo è ancora sconosciuto, ma secondo il pm Stefania Bianco e la Squadra mobile, la ricostruzione è stata accolta dal Gip.
Fallarino, già condannato all’ergastolo per l’omicidio Nizza e con una pena di altri 26 anni, avrà l’opportunità, se deciderà di parlare, di fornire la sua versione dei fatti contestati. Secondo le indagini, Fallarino avrebbe pianificato l’attentato alla vita della donna diversi giorni prima, poiché non avrebbe sopportato la fine della loro relazione e dei colloqui in carcere, nonché la nuova vita sentimentale di Annarita. Fallarino avrebbe chiesto che lei lasciasse l’appartamento in cui vivevano insieme e il bar gestito dalla donna da tempo, che considerava suo.
L’uomo l’avrebbe minacciata più volte, dicendole che l’avrebbe fatta sparire, che avrebbe dato fuoco a tutto ciò che apparteneva a lei e alla sua famiglia, dalla casa all’auto, e che avrebbe distrutto tutto intorno a lei per costringerla ad andarsene da Benevento. Le intercettazioni telefoniche, effettuate nonostante la sua detenzione, avrebbero rivelato che, dopo aver appreso del fallimento del tentato omicidio, Fallarino avrebbe affermato di poter comunque far uccidere chiunque, anche se in carcere, grazie alle numerose amicizie che aveva, anche all’interno del carcere stesso.
Inoltre, avrebbe continuato a chiedere alla vittima e alla madre di restituire il bar, minacciando che sarebbero morte entrambe. Avrebbe anche sostenuto di aspettare che il padre di Annarita uscisse di prigione per farlo uccidere e di voler far esplodere il bar con delle bombe che aveva a sua disposizione.