La Procura della Repubblica di Avellino ha incaricato il compito di eseguire l’autopsia sul corpo di Giuseppe Tirone, un uomo di 51 anni di Cervinara, che secondo l’accusa pubblica era stato cosparso di benzina e dato alle fiamme da Massimo Passariello, un uomo di 38 anni di Cervinara, difeso dagli avvocati Vittorio Fucci e Domenico Cioffi. Passariello è stato arrestato per tentato omicidio aggravato dalla crudeltà e da motivi futili, ma nonostante l’arresto non sia stato convalidato dal Gip, che ha accolto l’eccezione degli avvocati Fucci e Cioffi, Passariello è stato nuovamente arrestato a seguito di un’ordinanza autonoma del Gip Paolo Cassano, che ha ritenuto la particolare gravità del fatto.
Tirone è stato prima ricoverato presso l’ospedale civile di Benevento e successivamente trasportato in eliambulanza presso il Cardarelli di Napoli, dove è morto dopo 12 giorni. A seguito della morte e dell’ipotesi di una nuova accusa di omicidio, la Procura ha incaricato il Professor Giuseppe Buonocore e il Professor Oscar Nappi di eseguire l’esame autoptico.
Le domande poste dalla Procura sono state integrate con quelle sollecitate dagli avvocati Vittorio Fucci e Domenico Cioffi, con l’assistenza dei consulenti medici della parte, la Dottoressa Teresa Suero e il Dottor Pierluigi Vergineo, nell’interesse dell’indagato Passariello. In particolare, le domande proposte dagli avvocati Fucci e Cioffi riguardano eventuali ragioni che non consentano di considerare il nesso di causalità tra il comportamento di Passariello e la morte di Tirone, quindi sulla presenza di cause autonome che, indipendentemente dal comportamento di Passariello, siano intervenute nei 12 giorni successivi, determinando la morte di Tirone.
I risultati dell’autopsia saranno resi noti nei prossimi giorni. Nel frattempo, la salma di Tirone è stata rilasciata e si sono svolti anche i funerali secondo il rito cattolico.

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