Indagine sulla morte di una neonata in ospedale a Nocera Inferiore

La procura di Nocera Inferiore ha iscritto nel registro degli indagati il ginecologo di fiducia della famiglia di una neonata morta domenica scorsa, tredici ore dopo la nascita. Il medico aveva seguito la coppia durante la gravidanza, fino a quando la giovane mamma è stata affidata al personale del reparto di Ginecologia dell’Ospedale Umberto I. L’autopsia sul corpo della piccola sarà effettuata giovedì e si procede con l’ipotesi di omicidio colposo. Nell’elenco degli indagati figurano anche altri quattro medici del reparto ospedaliero che hanno seguito la gravidanza e il parto della giovane mamma. I consulenti nominati dalla procura per l’autopsia sono il medico legale Giovanni Zotti, il consulente e ginecologo Giuseppe De Masellis e la neonatologa Maria Corbo. Si analizzeranno anche le cartelle cliniche sequestrate dai carabinieri dopo la denuncia della famiglia, al fine di comprendere eventuali complicazioni che potrebbero aver determinato la morte della neonata.

La famiglia ha deciso di sporgere denuncia dopo aver affidato il caso all’avvocato Giovanni Pentangelo, ritenendo che qualcosa sia andato storto durante la gravidanza e il ricovero in ospedale della donna. La giovane madre si trova ancora in ospedale sotto osservazione. Secondo la coppia, fino a dicembre sia il ginecologo di fiducia che il personale sanitario avevano rassicurato sulla buona riuscita della gravidanza. La famiglia aveva ricevuto indicazioni anche sul giorno del parto, che sarebbe dovuto avvenire naturalmente, salvo complicazioni impreviste. La madre aveva ricevuto una cura con antibiotici e integratori per un problema di diabete da gravidanza e per un batterio, ma nulla che potesse compromettere la nascita della neonata. I problemi sarebbero emersi il 4 gennaio, quando la donna fu ricoverata in ospedale a causa di dolori addominali, nonostante fosse stata dimessa in precedenza. Nella denuncia, la famiglia ha raccontato le varie fasi che hanno preceduto il parto, tra cui un esame invasivo per la verifica del sacco amniotico e la potenziale rottura dello stesso. La donna ha poi partorito con un cesareo d’urgenza, dopo aver ricevuto delle pillole per indurre il parto. Dopo la nascita, la neonata è stata intubata e controllata con ventilazione assistita.

La famiglia ha dichiarato che il personale medico aveva comunicato loro che la neonata aveva ingerito e inalato del liquido amniotico, causando un’infezione potenziale e problemi ai polmoni. Nonostante si sia valutato un trasferimento al Santobono di Napoli per una terapia specifica, il personale ha deciso di lasciarla a Nocera perché la situazione sembrava stabilizzarsi. La morte della neonata è avvenuta il giorno successivo. I cinque medici indagati avranno la possibilità di nominare un proprio consulente di parte durante l’autopsia.

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