Nella centrale via Roma di Pompei, le autorità hanno eseguito un sequestro preventivo su un noto ristorante. L’azione è stata intrapresa dalla Polizia di Stato, coadiuvata dalla Polizia Municipale, in ottemperanza a un decreto del Tribunale di Torre Annunziata.
Il sequestro è il risultato di un’indagine che ha rivelato che il ristorante ha continuato a operare nonostante un provvedimento del Comune di Pompei. Quest’ultimo aveva revocato il titolo abilitativo per l’esercizio dell’attività a causa di gravi problematiche igienico-sanitarie. Nonostante ciò, la proprietaria ha scelto di ignorare le disposizioni comunali.
La decisione di sequestrare il ristorante è stata presa a causa della persistente inosservanza dell’ordine impartito dal Comune di Pompei. La titolare ha continuato a esercitare l’attività di ristorazione, mettendo a rischio la salute pubblica e ignorando le normative vigenti.
Il provvedimento di sequestro è stato adottato perché esistono fondati motivi per ritenere che la libera disponibilità dell’esercizio commerciale possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato. Inoltre, c’è il timore che la proprietaria potrebbe continuare a violare le normative igienico-sanitarie, agevolando la reiterazione delle stesse condotte illegali.
Il reato contestato è l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, previsto dall’art. 650 del codice penale. La proprietaria del ristorante ha violato ripetutamente l’ordine comunale, portando all’intervento delle forze dell’ordine.