Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha tenuto un incontro questa mattina al Ministero dell’Interno con i sindaci, i prefetti e i questori di Roma, Milano e Napoli.
Durante l’incontro, Piantedosi ha dichiarato: “Abbiamo condiviso l’apprezzamento per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nelle stazioni delle tre città metropolitane. In un clima costruttivo e di piena sintonia, abbiamo deciso di estendere i dispositivi di controllo anche alle aree esterne delle stazioni ferroviarie, con il contributo dei militari assegnati con l’ultima manovra di bilancio e del personale della Polizia ferroviaria”.
Durante la riunione, il ministro dell’Interno ha sottolineato anche le risorse finanziarie destinate nel 2023 ai tre capoluoghi nel contesto del “Fondo per la sicurezza urbana”, per un totale di oltre 13,5 milioni di euro, con un aumento di circa 3,8 milioni rispetto alle somme inizialmente allocate.
Piantedosi ha inoltre evidenziato i risultati delle operazioni interforze ad “alto impatto” svolte presso le stazioni ferroviarie e le principali aree di aggregazione. Dal 16 gennaio 2023 al 22 gennaio 2024 sono stati effettuati in totale 442 servizi interforze nelle tre città, con l’impiego di 40.056 unità delle forze di polizia e oltre 3.000 agenti delle polizie locali. Sono state controllate oltre 400.000 persone e espulsi più di 1.000 stranieri.
Il ministro ha anche sottolineato l’impegno del governo nel potenziare gli organici delle forze dell’ordine grazie a nuove assunzioni e ad una semplificazione delle procedure concorsuali, nonché nel aumentare a 800 unità il contingente dell’Esercito destinato a rafforzare i dispositivi di presidio e controllo nelle stazioni delle principali città del Paese. Nel 2024 saranno impiegati 205 militari a Roma, 174 a Milano e 116 a Napoli per garantire una maggiore sicurezza nelle stazioni ferroviarie.
A tal fine, al fine di individuare le aree in cui saranno effettuati i servizi di controllo e prevenzione, saranno convocati appositi comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante i quali saranno anche analizzate le ulteriori iniziative necessarie per affrontare i fenomeni di disagio e marginalità sociale, considerando i loro riflessi sulla percezione di sicurezza.