Tra i 16 arrestati nell’operazione della Procura della Repubblica di Salerno, c’è anche un agente della Polizia penitenziaria. L’inchiesta ha portato alla luce un traffico di droga nel carcere di Salerno del valore di oltre 50mila euro. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e all’introduzione di telefoni cellulari nella casa circondariale di Fuorni. L’agente della polizia penitenziaria era stato già arrestato lo scorso dicembre insieme alla sua compagna mentre cercava di introdurre droga in carcere. Nonostante sia riuscito a fuggire, è stato nuovamente raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Penitenziaria hanno permesso di scoprire l’organizzazione dietro questo traffico: alcuni si occupavano di procurare la droga, altri i telefoni cellulari e le schede SIM, altri ancora gestivano le carte prepagate utilizzate per prelevare il denaro. Secondo la Procura di Salerno, i detenuti approfittavano della loro libertà di movimento per portare la droga nelle diverse sezioni del carcere, eludendo i controlli e ricevendo in cambio piccole dosi per uso personale. Il pagamento avveniva attraverso l’utilizzo di carte prepagate intestate a soggetti esterni. L’associazione reinvestiva parte dei proventi per l’acquisto di ulteriori sostanze stupefacenti. Inoltre, durante l’inchiesta è emersa la vendita di un’arma modificata e l’organizzazione di una spedizione punitiva nei confronti di un individuo che non aveva rispettato le direttive del clan “De Feo” di Bellizzi, coinvolto nel traffico di droga. L’autorità giudiziaria ha anche disposto il sequestro di un centro estetico a Bellizzi e di un’auto di grossa cilindrata.