Ancora episodi di violenza contro gli operatori sanitari a Napoli. Questa volta, il personale del 118 è stato minacciato e insultato dai parenti di una paziente perché l’ospedale di destinazione non era di loro gradimento. L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate riporta che si tratta dell’ottava aggressione nel territorio dell’Asl Napoli 1 e che finora si sono registrate un totale di 15 aggressioni dall’inizio dell’anno.
Alle 12, l’ambulanza del Vomero è stata allertata per una donna di 35 anni con dolore addominale in Via Emilio Scaglione. L’equipaggio è arrivato sul posto e si è preso cura della paziente, che non andava in bagno da 5 giorni. Nel frattempo, la Centrale operativa 118 ha indicato come destinazione l’ospedale Fatebenefratelli, ma i parenti non erano d’accordo perché il loro medico di fiducia lavorava all’ospedale del Mare.
L’equipaggio ha spiegato che non poteva trasportare la donna dove volevano loro e così è scattata un’aggressione verbale con urla e minacce. Prima che la situazione peggiorasse, gli operatori hanno attuato il protocollo di “scena non sicura”, ovvero sono fuggiti dall’appartamento e si sono allontanati dalla zona, avvisando i carabinieri.
“L’associazione commenta che è stata una scelta eccellente da parte dei colleghi, che rimangono solo sconvolti e spaventati per quanto accaduto”, si legge nell’articolo. Inoltre, durante la notte, al Cotugno di Napoli, un uomo di 59 anni ha infranto il vetro del triage con un estintore presente nella stanza. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’uomo fosse in disaccordo con la diagnosi dei medici. È stato denunciato per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.