Il noto narcotrafficante Raffaele Imperiale ha presentato una richiesta di sconto di pena, dopo aver offerto alle autorità italiane un’isola artificiale al largo di Dubai lo scorso novembre. La richiesta è stata avanzata dal suo avvocato Maurizio Frizzi durante un’udienza a Napoli, davanti al giudice Maria Luisa Miranda. L’avvocato ha cercato di escludere l’aggravante della transnazionalità contestata a Imperiale e ha sostenuto che esiste una continuazione tra l’attuale procedimento giudiziario e le due sentenze passate in giudicato, che lo condannano come fornitore del clan Amato-Pagano. Se riconosciuta la continuazione, Imperiale potrebbe ottenere una pena più lieve dei 14 anni e 10 mesi richiesti dal pm Maurizio De Marco. Inoltre, considerando l’offerta dell’isola artificiale, l’avvocato chiede uno sconto di pena più consistente, due terzi invece della metà. Durante l’udienza è stata sollevata anche un’eccezione di incostituzionalità sulle intercettazioni decriptate inserite nel compendio indiziario. L’isola offerta da Imperiale si chiama Taiwan ed è parte di un arcipelago artificiale al largo di Dubai, il cui valore attuale non è ancora stato stimato. Imperiale è anche noto per aver ritrovato due tele di Vincent Van Gogh anni fa, che sono state restituite al museo di Amsterdam. Nel processo che coinvolge venti persone accusate di traffico internazionale di stupefacenti, è stata sollevata un’eccezione sulla legittimità delle chat decriptate utilizzate dalla Procura di Napoli come prove. La pronuncia del giudice e della Corte di Cassazione su questi punti è attesa per le prossime udienze.
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