Il Tribunale del Riesame ha emesso una decisione definitiva riguardante la posizione di Raffaele Prota, uno dei pentiti accusati di essere uno degli autori dell’omicidio di Salvatore Esposito, detto Totoriello. Questo Cold Case, di carattere passionale ma in ambiente di camorra, è stato risolto grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. A maggio scorso, infatti, la Dda di Napoli ha arrestato Raffaele Prota, Paolo Abbatiello, Gianfranco Leva e il boss pentito Giuseppe Simioli, considerato il mandante dell’omicidio.
Totoriello è stato ucciso perché aveva una relazione con la moglie di Giovanni Licciardi, figlio di Gennaro, conosciuto come “la scimmia”, fondatore del clan omonimo e del gruppo di camorra più potente della Campania, ovvero l'”Alleanza di Secondigliano”.
Oggi, il Tribunale del Riesame, sezione X, ha emesso una decisione definitiva riguardante la posizione di Raffaele Prota, escludendo la gravità degli indizi e quindi escludendo la sua responsabilità nell’omicidio. È importante notare che l’avvocato Salvatore D’Antonio aveva precedentemente contestato l’utilizzabilità delle intercettazioni come materiale probatorio davanti alla Suprema Corte di Cassazione.
La Suprema Corte di Cassazione ha accolto le argomentazioni difensive dell’avvocato Salvatore D’Antonio, dichiarando inutilizzabili nel processo le intercettazioni rilevanti per l’omicidio e ha annullato il processo con rinvio al Tribunale del Riesame.
Successivamente, prima della fissazione dell’udienza presso il Tribunale del Riesame, è emerso un altro collaboratore di giustizia, Giuseppe Ruggiero, il quale ha dichiarato di essere stato coinvolto nell’omicidio di Salvatore Esposito e ha accusato Raffaele Prota fornendo accuse specifiche nei suoi confronti.
Anche in questo caso, la difesa ha dimostrato l’inattendibilità delle dichiarazioni di Giuseppe Ruggiero riguardo all’omicidio di Esposito. Si sostiene, infatti, che l’omicidio sia stato commesso da membri del clan Licciardi per vendicare una relazione extraconiugale tra Esposito e la moglie di Licciardi.
Il Tribunale del Riesame, in conformità con la difesa dell’avvocato Salvatore D’Antonio, non solo ha dichiarato inutilizzabili le intercettazioni, ma ha anche respinto come inattendibili le dichiarazioni di Giuseppe Ruggiero nei confronti di Raffaele Prota.
È importante notare che già in una precedente ordinanza, il Tribunale del Riesame aveva accolto le argomentazioni difensive riguardo all’inattendibilità delle dichiarazioni di un altro collaboratore di giustizia, ovvero il boss Giuseppe Simioli.
Di conseguenza, l’accusa contro Raffaele Prota è stata completamente smantellata ed è stata ordinata la sua immediata scarcerazione per quanto riguarda le accuse relative all’omicidio di Salvatore Esposito.