La Corte di Giustizia Europea ha nuovamente messo in discussione la normativa italiana riguardante le ferie non godute dai dipendenti pubblici. In particolare, ha evidenziato come il divieto di monetizzazione delle ferie non godute, previsto dal Decreto legge n. 95/2012, contrasti con norme comunitarie come l’art. 7 della direttiva 2003/88/CE e l’art. 31 della Carta dei Diritti dell’Uomo.
Questa recente pronuncia ha avuto ripercussioni anche in Italia, dove la Corte di Appello di Roma ha ribaltato una sentenza di primo grado riguardante il caso di un infermiere che aveva visto negato il diritto all’indennizzo per le ferie non godute. Secondo il giudice di secondo grado, l’organizzazione della spesa pubblica non può ledere un diritto inalienabile come quello alle ferie.
Questa decisione ha portato alla chiusura definitiva del caso, con l’amministrazione sanitaria che è stata obbligata a pagare quanto dovuto al dipendente ricorrente. Si tratta di un importante precedente che potrebbe avere ripercussioni su altri casi simili e che mette in discussione la legislazione italiana in materia di ferie non godute.