Questa mattina le associazioni ambientaliste hanno presentato un esposto alle Procure di Lagonegro e della Repubblica presso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania. L’oggetto dell’esposto riguarda la progettazione esecutiva approvata dal Comune di Sanza per i lavori sulla strada Monte Cervati. Le associazioni sostengono che la strada esistente è in realtà solo una pista da esbosco in terra battuta, e non una strada carrabile come si è voluto far credere. Inoltre, evidenziano come la costruzione di una nuova strada interamente asfaltata avrebbe un impatto devastante sull’ambiente, in contrasto con il regime di tutela dell’area.

Le associazioni ambientaliste sottolineano anche la mancanza di valutazioni sugli effetti del traffico veicolare in un ecosistema protetto come quello del Monte Cervati. Citano il Piano di gestione della Zona di Protezione Speciale che già segnala un eccesso di strade asfaltate, e ribadiscono la necessità di impedire l’apertura di nuove strade e regolamentare l’accesso veicolare.

Nell’esposto vengono anche citati i riferimenti normativi che dimostrano l’incompatibilità della realizzazione della strada con le norme di tutela ambientale. Le associazioni criticano l’impiego di materiali non ecocompatibili e la mancanza di interventi di ingegneria naturalistica per la regimentazione delle acque. Infine, sottolineano come la strada proposta sembri destinata solo a fini turistici e di speculazione, chiedendo un intervento della Procura contabile per verificare l’uso corretto dei fondi pubblici.

Le associazioni ambientaliste si battono quindi per la difesa dell’ambiente e per la corretta applicazione delle norme di tutela, evidenziando le criticità del progetto di realizzazione della strada Monte Cervati.

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