I pagamenti digitali rappresentano una soluzione vantaggiosa sia per i commercianti che per i consumatori, in quanto permettono di ridurre i costi del contante. Questi costi sono molteplici e riguardano la sicurezza, il trasporto del denaro, la perdita di clienti e la complessità della contabilità. In particolare, la presenza di filiali bancarie meno diffusa in alcune zone del territorio italiano rende ancora più critici questi aspetti, con conseguente difficoltà da parte di negozi e ristoranti ad accedere ai servizi finanziari.

Secondo i dati di Fabi, il 7% della popolazione italiana vive in territori dove non ci sono più banche, circa 4 milioni di italiani abitanti di 3.062 comuni privi di filiali. La Campania è la prima regione d’Italia per numero di abitanti senza banche (700mila), il Piemonte quella con più comuni privi di filiali (713), la Calabria ha la maggior percentuale (28,8%) di cittadini che vivono in territori senza sportelli.

L’utilizzo dei pagamenti digitali, come quelli proposti da fintech come SumUp, può aiutare a ridurre questi costi e a semplificare la gestione del denaro per i commercianti. In particolare, i pagamenti digitali consentono di attrarre una crescente fetta di clientela sempre più orientata al cashless e garantiscono comodità e riduzione dei costi del contante. Inoltre, l’uso del POS collegato a casse in cloud di nuova generazione consente di automatizzare i processi e avere anche strumenti di analytics, utili sia per la contabilità che per scelte strategiche di business.

In definitiva, i pagamenti digitali rappresentano una soluzione vincente per i commercianti e i consumatori, in grado di abbattere i costi del contante e semplificare la gestione del denaro, soprattutto in territori in cui la presenza di filiali bancarie è meno diffusa.

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