Ieri sera si è concluso il processo “Aste ok” ad Avellino, con un verdetto che ha sorpreso molti. Il penalista Gaetano Aufiero, difensore di alcuni imputati, ha commentato la decisione del tribunale di respingere l’ipotesi accusatoria di associazione a delinquere di stampo mafioso collegata al Nuovo Clan Partenio. Dopo oltre 80 udienze e due anni e mezzo di dibattimento, il pubblico ministero non è riuscito a dimostrare l’accusa, portando alla remissione degli atti alla Procura di Napoli per ulteriori accertamenti. Il tribunale ha invece riconosciuto l’esistenza di un’altra associazione criminale, focalizzata sulla turbativa delle aste e le estorsioni ambientali.
Il futuro processo dovrà valutare se effettivamente esisteva un’altra organizzazione criminale operante ad Avellino per gestire aste giudiziarie, con un tema di prova completamente diverso rispetto al processo appena concluso. Aufiero sottolinea la difficoltà nel dimostrare la presenza di tutti gli elementi di un’associazione mafiosa, come richiesto dalla legge.
La decisione del tribunale, che ha portato alla liberazione degli imputati dopo tre anni e mezzo, ha sollevato diverse domande e incertezze sulle prossime fasi del processo. Si attende con fiducia il nuovo sviluppo dell’indagine, nella speranza di giungere a una conclusione definitiva e giusta per tutti i coinvolti.

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