È difficile non pensare a quanto sia cambiato il nostro mondo in questi dieci anni. La violenza sembra essere diventata la norma, la morte di giovani innocenti un evento troppo frequente. Eppure, non possiamo arrenderci a questa realtà. Dobbiamo lottare per un futuro diverso, un futuro in cui nessuno debba più piangere la perdita di un figlio, di un fratello, di un amico.
Ciro, Francesco, Giogiò: nomi che non dovrebbero mai essere associati alla violenza e alla morte. Sono diventati simboli di una società malata, incapace di proteggere i suoi giovani. Ma non possiamo limitarci a piangere le loro morti, dobbiamo agire per garantire che nessun altro debba mai attraversare il dolore che le loro famiglie stanno vivendo.
La violenza non può diventare la norma, non possiamo accettare che i nostri giovani crescano in un mondo in cui la vita umana ha così poco valore. Dobbiamo educare alla pace, alla tolleranza, al rispetto per la vita altrui. Solo così potremo sperare di cambiare il corso di una storia segnata da troppi lutti e troppe tragedie.
Non possiamo dimenticare Ciro, Francesco, Giogiò e tutti coloro che hanno perso la vita in modo violento. Dobbiamo onorare la loro memoria lottando per un mondo migliore, un mondo in cui la violenza sia solo un brutto ricordo del passato. Solo così potremo dire di aver veramente imparato la lezione che ci hanno insegnato.