Un importante sequestro di beni è stato effettuato dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli nei confronti del cosiddetto “clan delle aste”, un’organizzazione camorristica irpina. Questa organizzazione è stata riconosciuta dal Tribunale di Avellino lo scorso 27 aprile, al termine del processo denominato “Aste Ok”.
Il decreto di sequestro, emesso dal gip di Napoli su richiesta della Dda, riguarda numerosi beni tra cui immobili, terreni, società, autoveicoli e una consistente somma di denaro, tutti riconducibili al gruppo criminale. I giudici irpini hanno sottolineato che i dati processuali acquisiti durante il dibattimento confermano in modo inequivocabile l’esistenza di un’organizzazione camorristica, distinta dal “clan nuovo Partenio”.
Nonostante il riconoscimento del ruolo di “antistato” e delle estorsioni ambientali, il Tribunale penale di Avellino ha deciso di rinviare gli atti alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per una nuova imputazione e ha disposto la restituzione dei beni sequestrati durante l’inchiesta condotta dai Carabinieri di Avellino e dalla Guardia di Finanza di Napoli.
Questo importante intervento delle forze dell’ordine dimostra il costante impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla camorra, che continuano a rappresentare una minaccia per la sicurezza e la legalità del nostro Paese. Sono necessari ulteriori sforzi e collaborazioni tra le autorità competenti per contrastare efficacemente questo fenomeno e garantire un futuro migliore per le generazioni future.