Un detenuto del carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento, ha tentato il suicidio ingerendo detersivo, ma è stato salvato grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia penitenziaria. Il vice coordinatore regionale campano per il settore minorile del Sappe ha elogiato la professionalità dei poliziotti, sottolineando che il carcere non ha un servizio interno medico 24 ore su 24. Il detenuto è stato portato in ospedale e poi dimesso dopo una lavanda gastrica, ma le motivazioni del gesto estremo sono sconosciute.

Il segretario generale del Sappe ha commentato che si tratta dell’ennesimo tentato suicidio sventato dai poliziotti penitenziari, ricordando che negli ultimi 20 anni sono stati evitati più di 23mila tentativi di suicidio e quasi 175mila atti di autolesionismo. Il sindacato chiede l’espulsione dei detenuti stranieri, che costituiscono un terzo dei detenuti in Italia, per farli scontare le pene nei loro paesi di origine, e la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per i detenuti con problemi psichiatrici.

Il sindacato critica la sottovalutazione delle grida di allarme sulla crisi delle carceri minorili, dove vengono ospitati detenuti sempre più giovani e con profili criminali di rilievo. Il sindacato ritiene che sia una scelta politica pericolosa e assurda mantenere i detenuti lì ristretti fino a 25 anni. La situazione delle carceri minorili richiede maggiori attenzioni e interventi per garantire la sicurezza dei detenuti e del personale penitenziario.

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