La tragedia dell’Acqualonga è una delle più gravi mai registrate in Italia. La causa è stata attribuita alla rottura del giunto di trasmissione su un pullman che trasportava turisti di ritorno da una giornata trascorsa a Telese Terme e Pietrelcina. Il bilancio finale fu di 40 vittime e 8 feriti.

Oggi, a più di sette anni dall’incidente, la Corte di Appello di Napoli ha chiuso l’istruttoria dibattimentale per il processo. In aula sono state ascoltate le dichiarazioni spontanee di Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato della concessionaria, e di Nicola Spadavecchia, dirigente all’epoca dei fatti di Autostrade spa.

Castellucci ha sottolineato che il mandato sui 35 progetti previsti dalla delibera 2008 si riferiva non solo alle barriere più datate, mentre Spadavecchia ha dichiarato di aver guidato fino al 2009 il Tronco Autostradale e di non aver notato alcun problema alle barriere autostradali.

La prossima udienza è prevista per il 20 aprile 2023, quando sarà presentata la requisitoria del sostituto procuratore generale di Napoli Stefania Buda. Si tratta di uno dei processi più importanti e complessi degli ultimi anni, che servirà a far luce sulla tragedia dell’Acqualonga e a fornire giustizia alle famiglie delle vittime.

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