Il terrore della criminalità organizzata non risparmia neanche i bambini. Lo scorso 5 marzo a Cardito, in provincia di Napoli, un gruppo criminale emergente ha preso di mira l’abitazione della figlia di Francesco Ullero, esponente di spicco della malavita locale, da poco scarcerato. Fortunatamente, i vetri blindati hanno retto agli attacchi dell’ariete e delle armi da fuoco utilizzate dai malviventi, evitando il peggio. Tuttavia, se non fosse stato così, anche i figli minori della donna avrebbero potuto perdere la vita.
L’organizzazione criminale che ha agito in questo caso è composta da nuove e giovani leve, pronte a tutto pur di scalzare la vecchia guardia della camorra locale. La pericolosità di questa organizzazione ha spinto le autorità a emettere d’urgenza un provvedimento di fermo nei confronti di uno dei suoi membri. La Direzione Distrettuale Antimafia e la Squadra Mobile di Napoli stanno lavorando per contrastare questa nuova minaccia, che rappresenta un serio pericolo per la sicurezza dei cittadini.
Questa vicenda è solo l’ennesimo esempio della diffusa presenza della criminalità organizzata nel nostro Paese, capace di colpire ovunque e in qualsiasi momento. Il fenomeno della camorra, in particolare, è radicato nel territorio napoletano da decenni e rappresenta una vera e propria piaga sociale. È necessario un impegno costante e deciso da parte delle istituzioni per debellare definitivamente questa forma di criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini, in particolare dei più deboli e indifesi, come i bambini.