Undici persone sono state accusate di aver creato un’associazione per lo spaccio di droga nella zona del litorale, tra Mondragone e Sessa Aurunca. Il processo è iniziato e gli avvocati dei rispettivi assistiti hanno iniziato a presentare le proprie arringhe davanti al gup Ciollaro, del tribunale di Napoli. Il pubblico ministero Raffaele della Dda ha richiesto la condanna per tutti gli imputati, invocando pene che vanno dai 4 anni e 2 mesi ai 16 anni di reclusione.

Secondo l’accusa, i promotori dell’associazione sarebbero stati Gennaro Cascarino e Valentino Fiorillo, che avrebbero diretto le attività di spaccio al dettaglio di hashish, marijuana, cocaina e crack, con circa 500 contestazioni di cessioni di droga. Non solo spaccio, ma anche un vero e proprio monopolio: chi non acquistava droga da loro veniva minacciato. Lo dimostra il caso di una donna straniera che si serviva di cocaina dal gruppo: uno degli indagati l’avrebbe minacciata dicendole di spezzarle le ossa.

Il processo riprenderà a inizio giugno per le arringhe degli avvocati Gaetano Laiso ed Edmondo Caterino, mentre la conclusione delle discussioni è prevista per l’8 giugno, quando prenderanno la parola gli avvocati Luigi Mordacchini, Goffredo Grasso, Ferdinando Letizia, Giovanni Abet. La giustizia deve fare il suo corso, condannando chi ha infranto la legge e messo in pericolo la salute e la vita di molte persone.

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