“In assenza di risposte attiveremo tutte le azioni necessarie a tutela di tutti gli operatori”
Ancora una volta si è verificata un’aggressione fisica nei confronti di un infermiere presso il Penitenziario di Salerno, che ha subito anche minacce verbali durante una visita medica a un detenuto. A denunciarlo è la segreteria territoriale Cisl Fp di Salerno.
“Purtroppo siamo fuori da ogni criterio di razionalità ed è una storia che continua da tempo ormai: operatori in difficoltà, umiliati e costretti a operare in un contesto altamente rischioso dove la pandemia ha sconvolto tutti i processi lavorativi e dove il rischio di aggressioni è in continuo aumento”, dichiarano il Segretario Provinciale e quello Aziendale della CISL FP, Alfonso Della Porta e Giuseppe Caracciolo.
“Sono necessarie misure per la sicurezza dei professionisti sanitari, come abbiamo richiesto più volte. Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al collega e sottolineiamo che sicuramente la carenza di personale che già da tempo stiamo denunciando presso il Penitenziario favorisce l’insorgenza di queste azioni violente, considerando che gli operatori, per spirito di sacrificio, si ritrovano ad effettuare doppi turni e numerose ore di straordinario che ledono gravemente la loro sfera psico-fisica”, continuano i rappresentanti del sindacato.
La segreteria territoriale chiede quindi risposte concrete: “Anche perché bisogna prepararsi al peggio poiché se i fenomeni non vengono risolti immediatamente, continueranno in modo esponenziale e altamente rischioso per gli operatori della struttura. Questa amministrazione sembra comprendere bene le difficoltà che affrontano quotidianamente tutti gli operatori, quindi è fondamentale intraprendere misure di reclutamento straordinarie e finalizzate a potenziare specificamente la struttura penitenziaria attraverso una mobilità intra ed extra regionale, sia per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, sia per garantire una migliore qualità lavorativa rispetto a quella attuale e favorire anche trasferimenti di operatori ormai vicini al burn-out. Inoltre, parallelamente, bisogna attivare misure per prevenire le aggressioni, come ad esempio fornire mini webcam che avrebbero una funzione dissuasiva. Una cosa è certa, in assenza di risposte, attiveremo tutte le azioni necessarie a tutela di tutti gli operatori”, conclude Della Porta. Il Segretario Aziendale, Giuseppe Caracciolo, e il Segretario Provinciale, Alfonso Della Porta.