Famiglie campane colpite dalla sospensione del reddito di cittadinanza

Una famiglia su quattro residente in Campania è stata colpita dalla sospensione del reddito di cittadinanza, come comunicato attraverso un messaggio sms. Questa sospensione rappresenta l’ultimo assegno della prestazione a seguito della riforma del governo Meloni. La provincia di Napoli è la più colpita, con 21.507 famiglie che hanno ricevuto il messaggio di sospensione, seguita da Caserta con 7.635 famiglie, Salerno con 4.806, Avellino con 1.669 e Benevento con 1.153. Questi dati sono stati resi noti da fonti Inps.

Dopo aver ricevuto l’sms sulla sospensione del reddito di cittadinanza, centinaia di persone hanno protestato e contattato gli uffici Inps di Napoli e provincia per avere chiarimenti sui nuovi requisiti. Al mattino, presso la sede Inps di via De Gasperi a Napoli, si è verificato un alterco tra due persone e i vigilantes all’ingresso, intervenuta poi una pattuglia di polizia. Anche a Calvizzano, un comune a nord di Napoli, molte persone si sono recate negli uffici per chiedere ai funzionari cosa fare.

L’Assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, ha dichiarato che è necessario fare chiarezza su questa situazione. Negli uffici dei Servizi sociali di tutte le Municipalità, centinaia di persone stanno chiedendo di essere prese in carico. Trapanese ha spiegato che coloro che hanno perso il reddito di cittadinanza e sono considerati occupabili, ovvero hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, non hanno persone disabili o minori a carico, potranno ricevere 350 euro al mese come supporto alla formazione al lavoro tramite gli sportelli dei Centri per l’Impiego e l’Inps. Continueranno a ricevere il reddito di cittadinanza fino a dicembre le persone con minori a carico, gli ultrasettantenni e coloro che hanno persone disabili nel nucleo familiare. Dal primo gennaio 2024, queste persone riceveranno un contributo non inferiore a 480 euro, sempre su segnalazione del Centro per l’Impiego attraverso una piattaforma che metterà in collegamento Centri per l’Impiego e Servizi sociali. Trapanese ha quindi chiesto di non recarsi alle sedi dei Servizi sociali per questo motivo, in quanto la presa in carico dei cittadini avviene attraverso una piattaforma gestita prima dai Centri per l’Impiego e poi dai Servizi sociali. Le persone idonee al lavoro saranno contattate dai Centri per l’Impiego o potranno recarsi presso le loro sedi, ma non presso i Servizi sociali.

È quindi importante che le persone colpite dalla sospensione del reddito di cittadinanza si informino correttamente sui nuovi requisiti e sulle modalità per ricevere il supporto necessario.

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