Sgomberati diversi fabbricati nel centro storico di Pozzuoli per pericolo di crollo. Il Comune è stato sollecitato a intervenire immediatamente o sarà portato in tribunale.

Ieri sera si è tenuta la riunione del neocostituito comitato Centro Storico di Pozzuoli per discutere dello sgombero operato dal Comune che ha costretto 20 famiglie a lasciare le proprie abitazioni. Il pericolo imminente, rilevato dai vigili del fuoco lo scorso 29 luglio e ratificato dall’Ordinanza Comunale, riguarda un presunto cedimento di alcuni edifici in muratura del centro storico.

Sembrerebbe un’azione come tante altre, messa in atto da un’amministrazione che tiene alla sicurezza dei propri cittadini. Purtroppo, non è così. Questo “presunto cedimento” è stato sotto gli occhi dell’amministrazione negli ultimi mesi del 2022, ma ci sono stati precedenti sgomberi addirittura nel 2019.

Dopo le sollecitazioni dei proprietari e le successive riparazioni della rete fognaria e idrica da parte del Comune nella zona di Corso Garibaldi, interessata dall’ordinanza di sgombero, sembra che nulla sia cambiato.

Il Comitato ha quindi chiesto con forza all’amministrazione di intervenire con una campagna di scavi e diagnostica nelle prossime ore, al fine di evitare crolli e danni irreparabili.

È evidente che l’unico soggetto autorizzato a intervenire per risolvere i danni sia il Comune di Pozzuoli, dato che i cedimenti si trovano proprio accanto alla strada, che è stata chiusa al traffico.

Il comitato promette di combattere sin da subito con azioni legali e coinvolgendo enti superiori nel caso in cui l’amministrazione non dia risposte immediate ed efficaci.

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