Domani si terrà l’udienza di convalida dell’arresto di Claudio Naccarelli, figlio dell’uxoricida di Atripalda, Michele Luigi Naccarelli. Il padre è stato trovato morto nella sua casa di contrada Pettirossi ad Atripalda. Secondo le informazioni, Claudio avrebbe utilizzato un coltello con una lama di sette centimetri. Il provvedimento di arresto è stato firmato dal pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro e l’udienza si terrà davanti al giudice per le indagini preliminari Paolo Cassano, presso il capoluogo irpino. Va ricordato che il padre è morto nella stessa casa in cui avvenne l’omicidio della madre di Claudio. Nel 2012, Michele Luigi Naccarelli uccise sua moglie Fabiola Speranza con colpi di pistola, per poi costituirsi alle autorità. Dopo aver scontato otto anni di carcere, tornò a vivere nella stessa casa. Inizialmente, ci furono dubbi sulle cause della morte dell’uomo, trovato riverso a terra con una ferita alla testa e una grande quantità di sangue. Sul luogo del crimine intervennero anche i carabinieri del Ris, per eseguire tutte le indagini necessarie per chiarire la vicenda. Tra le diverse ipotesi, si pensò anche a un’aggressione. Era il 19 aprile 2020 e furono scattate oltre 800 fotografie, mentre un drone riprese dall’alto la villetta nella periferia di Atripalda. Il pubblico ministero Teresa Venezia, che si occupò del caso, chiese al giudice per le indagini preliminari una perizia per fugare ogni dubbio sulle cause della morte. L’avvocato della famiglia, Chieffo, sollecitò l’incidente probatorio. Successivamente, gli accertamenti specifici chiarirono la situazione. Secondo il medico legale, “nel pomeriggio del 19 aprile 2020, Michele Luigi Naccarelli, mentre era sdraiato sul letto, ebbe un violento rigurgito. Il volto e la bocca erano interessati dallo stesso materiale alimentare. Questo fu il motivo dell’improvvisa perdita di coscienza e dei disturbi dell’equilibrio ipossico con la violenta caduta a terra. La caduta causò la ferita lacero-contusa”. Quindi, si tratta di una doppia tragedia in quella casa, dopo l’omicidio della moglie nel 2012, avvenuto durante una violenta lite che si concluse con spari rivolti alla donna. Fu lo stesso Naccarelli a chiamare i carabinieri e a costituirsi. Otto anni dopo, il dramma della morte dell’uomo, all’epoca 55enne. Ieri si è svolta la vicenda che coinvolge il figlio di 31 anni.

Articolo precedenteLa vita segreta degli schiavi a Civita Giuliana: una scoperta sorprendente
Articolo successivoGrottaminarda: Ordinanza per la sicurezza pubblica e privata

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui