La notte di fuoco della Vela Rossa ha lasciato dietro di sé molti interrogativi. Come è scoppiato l’incendio e cosa succederà al progetto Restart Scampia? Al momento non ci sono risposte ufficiali per entrambe le domande. Le indagini sull’origine delle fiamme sono ancora in corso, mentre il progetto di rigenerazione delle Vele potrebbe perdere i finanziamenti da un momento all’altro.

L’allarme è scattato tra le dieci e le undici di mercoledì sera. Un imponente incendio si è sviluppato su un ballatoio del nono piano della Vela Rossa, diffondendosi rapidamente anche al piano superiore. I primi tentativi di spegnere le fiamme con secchi d’acqua sono stati vani, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Prima di combattere le fiamme, è stato ordinato lo sgombero dell’intero edificio. I pompieri hanno lottato per quasi quattro ore per spegnere completamente l’incendio.

Una volta domate le fiamme, le persone sono tornate alle loro abitazioni, comprese le venti famiglie che vivono ai piani interessati dall’incendio. Non sono state riscontrate problematiche di agibilità durante i controlli, quindi nel pomeriggio di ieri le restrizioni sono state revocate. Sarà vietato l’accesso a alcune scale e i percorsi saranno delimitati da strutture di cantiere.

Dopo aver spento completamente l’incendio, è stato possibile raggiungere il punto di origine delle fiamme. Le prime supposizioni indicano che l’incendio sia stato causato intenzionalmente, dato che l’area di accensione si trova all’esterno delle abitazioni, dove vengono accumulati materiali di risulta da anni. L’ipotesi di un corto circuito sembra poco probabile.

La teoria più accreditata è che qualcuno abbia deliberatamente appiccato il fuoco a quel cumulo di rifiuti. Dopo i primi momenti in cui sembrava gestibile, delle folate di vento hanno alimentato le fiamme e le hanno rese incontrollabili. Saranno le indagini a confermare quanto accaduto.

Nel frattempo, la questione delle Vele torna di attualità. Palazzo San Giacomo ha rilasciato una nota ufficiale sul caso, in cui si spiega che sono stati pianificati i primi interventi per verificare le condizioni di agibilità dell’edificio. Il comunicato conclude affermando che l’incendio non influisce sul programma di rigenerazione del lotto M.

Questa ultima affermazione è molto importante, perché il progetto di rinascita dell’area delle Vele rischia di perdere i finanziamenti. Il Governo ha richiesto all’Europa di cambiare la destinazione di una parte dei fondi del Pnrr, inclusi quelli per la rigenerazione di Scampia. Al momento, l’Europa non ha ancora risposto, quindi a Napoli si sta cercando di avviare i nuovi cantieri al più presto per evitare la cancellazione dei finanziamenti. Il sindaco Manfredi ha dichiarato che entro ottobre inizierà il processo di demolizione della seconda Vela, la Gialla.

Il comitato Vele sostiene il progetto di rigenerazione e si impegna a far sentire la propria voce anche al Governo a Roma, affinché i finanziamenti non vengano persi e il territorio possa finalmente rinascere. Resta da vedere come si evolveranno le indagini sull’incendio e quale sarà il destino del progetto Restart Scampia.

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