Tornano alla luce duemila anni di storia grazie a due importanti scoperte archeologiche avvenute nei comuni limitrofi di Giugliano e Calvizzano. I sindaci delle due città si sono lasciati prendere dall’entusiasmo, annunciando con orgoglio i ritrovamenti sulle pagine dei social media. La scoperta a Giugliano riguarda la tomba del Cerbero, risalente probabilmente all’età ellenistica, che è stata rinvenuta durante i lavori per la condotta idrica. Camminando verso il cantiere di via Ripuaria, si possono ancora vedere i tubi per l’installazione delle tubature dell’acqua, abbandonati e impolverati sul terreno. La tomba è una camera ipogea coperta da una volta a botte, con interni completamente intonacati e affreschi murali. All’interno sono presenti diverse deposizioni con i relativi corredi funerari. Questa importante scoperta archeologica è avvenuta nel territorio di Giugliano.

Anche a Calvizzano è stata fatta una scoperta archeologica significativa durante i lavori per l’ampliamento della condotta idrica, precisamente nella località di San Pietro. Qui è stata rinvenuta un’altra sepoltura, più antica rispetto a quella di Giugliano e risalente al IV secolo a.C. Gli scavi sono ancora in corso, ma il sindaco Giacomo Pirozzi ha già annunciato l’intenzione di smontare e rimontare la tomba in un luogo sicuro indicato dal comune, rendendola visitabile e creando un percorso turistico che parta da questa importante scoperta.

La scoperta di questi reperti archeologici non è una novità per il territorio del Giuglianese. Da anni si sta cercando di individuare la precisa collocazione della tomba di Scipione l’Africano, che trascorse gli ultimi anni della sua vita a Liternum. Gli scavi iniziati dall’archeologo Amedeo Maiuri, sebbene non abbiano portato al ritrovamento della tomba, hanno riportato alla luce il foro di Liternum. Il soprintendente Mariano Nuzzo fa notare che il rinvenimento di Giugliano è equidistante dai siti archeologici di Liternum e Cuma, quindi è possibile ipotizzare una correlazione tra le scoperte, anche se non si esclude che si tratti di siti diversi. Saranno necessari ulteriori studi e scavi per approfondire la questione.

Queste importanti scoperte archeologiche aprono nuove pagine di storia per il territorio, suscitando grande condivisione ed entusiasmo. Ora è il momento di fermarsi e condurre studi accurati per poter delineare con precisione la collocazione spazio-temporale di questi reperti. Si spera che gli scavi futuri possano portare a ulteriori scoperte e permettere una migliore comprensione della storia di questa zona.

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