Spunti interessanti emergono dall’informazione dei carabinieri che riassume un lavoro molto serio di appostamenti, pedinamenti e intercettazioni. Si nota una stretta relazione tra gli uomini vicini a Nicola Ferraro, ovvero i due capuani Giuseppe Rubino e Antonio Moraca, e i due facendieri chiamati “topolino” e “rattus”, considerati bracci operativi e molto vicini all’ex Consigliere Regionale.
Un’altra figura importante nel lavoro di investigazione svolto dai carabinieri del Comando Provinciale di Caserta è Giuseppe Rea, conosciuto come “topolino”, 42 anni, residente in via Sardegna e domiciliato in via Tescione, fratello di Luigi Rea, soprannominato “rattus”, 49enne nato a Capua e residente in via Gemito.
I fratelli Rea, titolari della Uniced srl e della Rea srl, sono considerati, secondo le indagini condotte dagli investigatori, insieme al capuano Antonio Montanino, titolare della Artemide Global Service, tra gli imprenditori che hanno più relazioni con Nicola Ferraro, tramite un altro capuano, Antonio Moraca.
Le indagini hanno permesso di scoprire che “topolino”, ovvero Giuseppe Rea, aveva l’abitudine di rapportarsi con i dirigenti delle ASL di Caserta e Benevento, anche attraverso l’intermediazione del politico casertano Luigi Bosco.
Il 22 maggio 2023, Giuseppe Rea incontra il Direttore Generale dell’ASL di Benevento, Gennaro Volpe, presso la sede della Direzione Generale in via Oderisio, a Benevento. Arriva da solo alla guida di un SUV e, dopo aver parcheggiato in Piazza Risorgimento, si dirige verso l’ingresso degli uffici dell’ASL. Gli investigatori notano che Rea tiene in mano una busta di carta marrone chiaro con una fascia verde verticale, che preleva dalla sua auto. L’imprenditore entra negli uffici dell’ASL e esce dopo circa 40 minuti senza nulla tra le mani. Dopo una breve sosta, durante la quale effettua una telefonata, Rea raggiunge la sua auto e riparte in direzione via Giovan Battista Perasso.
Due giorni dopo, il 24 maggio 2023, suo fratello Luigi diventa oggetto delle indagini. A bordo della sua auto, una BMW, Luigi si reca al parcheggio del Copacabana Beach di Marcianise, dove lo aspetta Antonio Montanino, soprannominato “montagna”. I due si fermano nel parcheggio del bar per circa 10 minuti fino alle 9:13, quando vengono raggiunti da Giuseppe Rubino, agronomo capuano come Montanino e Moraca, nonché direttore tecnico della Tineos, società di cui Felice Foresta, soprannominato “felix”, è amministratore. Rubino è responsabile della rappresentanza esterna e dell’intermediazione con i funzionari e i dirigenti dell’ASL casertana. Secondo gli inquirenti, è lui che gestisce le tangenti e interagisce in prima persona con gli addetti ai lavori per concordare la stesura di bandi a misura.
Questi sono solo alcuni degli spunti interessanti che emergono dalle indagini svolte dai carabinieri, testimoniando il lavoro serio e approfondito condotto per smascherare eventuali illeciti legati a Nicola Ferraro e alle persone a lui vicine.